ROMA – “Siamo qui con le mamme che hanno deciso di esprimere la loro sofferenza davanti a Montecitorio e di chiedere aiuto al governo, ai ministri Cartabia, Bonetti, Orlando per poter riavere i propri figli con loro”. Con queste parole, questo pomeriggio, la deputata di Fratelli d’Italia Maria Teresa Bellucci, ha portato il suo sostegno al sit-in delle mamme coraggio, di fronte a Montecitorio dove Giada Giunti, una mamma simbolo di questa protesta dal 2 agosto è li notte e giorno per chiedere di riavere suo figlio.
“Sono qui per esprimere vicinanza e smuovere l’immobilismo che caratterizza questo governo. Abbiamo presentato innumerevoli interrogazioni parlamentari- ha aggiunto- perché i ministri competenti potessero interessarsi alla cosa più orribile che può succedere nella propria vita: vedersi strappato il proprio figlio e non da un orco cattivo, ma dallo Stato, dalle istituzioni”. “Queste mamme- ha detto Bellucci- sono disperate e oggi chiedono di essere ascoltate dai ministri. Sentono di aver usato tutte le risorse: di tempo, mentali ed economiche. Hanno speso centinaia di migliaia di euro per difendersi in giudizio. Chi le ascolterà- ha ribadito la deputata- non potrà rimanere indifferente. I loro racconti sono pieni di sofferenza e di un dramma che non ha limiti”.
Bellucci si è espressa anche sulla PAS, la sindrome di alienazione parentale in virtù della quale molti minori sono stati sottratti alle proprie madri secondo decreti dei Tribunali e alla luce di perizie delle Ctu. Una sindrome, ha chiarito la deputata, “che è stata sconfessata dalla Corte di Cassazione, che non ha nulla di fondato dal punto di vista scientifico, come hanno affermato lo stesso Ordine degli Psicologi e l’Istituto Superiore di Sanità”. “Tutto questo lascia basiti- ha dichiarato Bellucci- e io mi unisco a loro per chiedere ai ministri Cartabia, Bonetti e Orlando di aprire le porte. Sono convinta che se si mettono nella condizione di ascoltare queste mamme, non possono rimanere indifferenti. I minori- ha concluso- in questo modo non vengono né rispettati né tutelati. Noi come Fratelli d’Italia continueremo la nostra battaglia e a rappresentare in Parlamento queste denunce”.
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