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Tg Politico Parlamentare, edizione del 5 aprile 2023

Si parla di Berlusconi ricoverato in terapia intensiva; presidenzialismo; sindacati in piazza; Renzi direttore de Il Riformista

Pubblicato:05-04-2023 18:18
Ultimo aggiornamento:05-04-2023 18:18
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BERLUSCONI IN TERAPIA INTENSIVA, E’ VIGILE

Condizioni stabili, ma tanta paura. Silvio Berlusconi è ricoverato di nuovo al San Raffaele di Milano, questa volta nel reparto di terapia intensiva per un affanno respiratorio: si sospetta una polmonite. Il leader di Forza Italia, 86 anni, al momento “è stazionario ma vigile”, riferiscono dal partito. La decisione è stata presa dopo una serie di controlli che hanno fatto propendere per il ricovero. Il capogruppo alla Camera Paolo Barelli fa sapere che l’ex premier ha avuto “una ricaduta per una infezione precedente”. Oggi non verrà diffuso il bollettino medico; tutto rimandato a domani e affidato al professor Zangrillo. Con lui in ospedale c’è la compagna Marta Fascina, presenti anche il fratello Paolo e Licia Ronzulli. Tanti i messaggi di pronta guarigione arrivati da esponenti politici di tutti i partiti. La notizia del ricovero sta facendo il giro del mondo.

CASELLATI: L’ITALIA È PRONTA PER IL PRESIDENZIALISMO

“L’Italia è pronta per il presidenzialismo”. Ne è convinta la ministra delle Riforme Elisabetta Casellati. Il dibattito in Italia è aperto da oltre trent’anni. Casellati cita il precedente della Bicamerale D’Alema, ricordando che fin dal 1999 il centrosinistra era d’accordo sulla riforma. Le proposte sono due: far eleggere direttamente dai cittadini il premier o il capo dello Stato. Nei settantacinque anni della Repubblica, spiega in audizione in Senato, sono 68 i Governi che si sono succeduti, con una durata media di quattordici mesi. Per garantire “stabilità a chi governa”, promette la ministra, entro luglio l’esecutivo presenterà un ddl con l’obiettivo di ridare “centralità alla sovranità popolare” e cercare il più ampio consenso tra i partiti.

SINDACATI IN PIAZZA: GOVERNO CAMBI POLITICHE

I sindacati scendono in piazza per cambiare le politiche del governo. Cgil, Cisl e Uil hanno deciso di avviare da aprile una fase di mobilitazione con assemblee nei luoghi di lavoro e nei territori, che sfocerà in tre manifestazioni a maggio: a Bologna il 6, a Milano il 13 e Napoli il 20. Nel mirino le politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali dell’esecutivo Meloni. I confederali chiedono un aumento di salari e pensioni e il rinnovo dei contratti. Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, spiega che la mobilitazione è stata decisa “perché non ci piacciono le scelte fatte il governo. Vogliamo cambiare i contenuti e il metodo, perché il mondo del lavoro va coinvolto prima di decidere”, avverte.


RENZI DIRETTORE DEL RIFORMISTA: NON LASCIO IL SENATO

Un giornale che non sarà espressione “né del sovranismo di Giorgia Meloni né della linea che ha vinto il congresso del Pd con Elly Schlein e nemmeno quella del M5s di Giuseppe Conte”. Un foglio “garantista” che occuperà “uno spazio intermedio” e “silenzioso”. Così Matteo Renzi presenta il nuovo Riformista di cui assume la direzione per un anno. Il senatore di Italia Viva spiega che non lascerà la politica. In conferenza stampa spiega che “continuerà a fare il parlamentare dell’opposizione” e aggiunge “un’esperienza affascinante quella di fare un’operazione che serve al Paese”.

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