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Ex Ilva, Boccia: “ArcelorMittal non consideri Taranto uno delle decine di stabilimenti nel mondo”

Re David (Fiom-Cgil): "Siamo preoccupati da quanto sta accadendo alle soglie del 7 febbraio, data in cui si pronuncerà il Tribunale di Milano"

Pubblicato:05-02-2020 11:39
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:57
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ROMA – “Dopo tutto quello che è successo si puoò dire che l’accordo c’è quando sarà chiaro a tutti, soprattutto a Mittal, che la transizione energetica dello stabilimento Ilva, il mantenimento del ciclo integrato e l’occupazione sono cose che devono tenersi insieme. Deve essere chiaro a tutti che Ilva non potrà vivere senza ciclo integrato, da materia prima a prodotto finito. Con dei forni diversi. Per questo ci vogliono ulteriori investimenti e lo Stato è disposto a farli ma vogliamo che Arcelor Mittal non consideri Taranto uno delle decine di stabilimenti nel mondo ma ‘lo stabilimento’. C’è poi il tema centrale dell’occupazione”. Cosi’ Francesco Boccia, ministro degli Affari regionali poco fa all’interno di Radio anch’io, condotto da Giorgio Zanchini.

FRANCESCA RE DAVID (FIOM-CGIL) : ” NON SIAMO DISPONIBILI A PARLARE DI LICENZIAMENTI”

“È troppo tempo che i sindacati non vengono convocati al tavolo sulla vertenza ArcelorMittal, ex Ilva. Siamo preoccupati da quanto sta accadendo alle soglie del 7 febbraio, data in cui si pronuncerà il Tribunale di Milano. Nessuno pensi che si risolvono le questioni relative al piano industriale e al piano ambientale e poi si chiamano i sindacati a discutere di esuberi. Non siamo disponibili a parlare di licenziamenti”. Lo dichiara Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil, a margine del convegno organizzato da Fim, Fiom e Uilm di Milano su contrattazione aziendale e salari nelle aziende metalmeccaniche.


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