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Reggio Emilia per il Madagascar: si attende il responso della CEI per la costruzione di una università

Pubblicato:04-04-2024 10:07
Ultimo aggiornamento:04-04-2024 10:09
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REGGIO EMILIA – Si attende il responso della Conferenza Episcopale Italiana sul progetto Università cattolica in Madagascar. “La cultura e la formazione sono la via maestra per un riscatto sociale, per costruire benessere per sé, per la propria famiglia e per la comunità in cui si vive. Per questo crediamo che la meritoria iniziativa del missionario don Luca Fornaciari, impegnato nella costruzione di un’Università, in una delle aree più povere e più densamente popolate del Madagascar, debba avere la nostra attenzione e il nostro sostegno” è la considerazione da cui muove Paolo Storchi, figlio del noto imprenditore Fabio Storchi, che prosegue il consolidato impegno di tutta la famiglia a favore di alcuni missionari emiliani impegnati in quella terra lontana.

Sono persone straordinarie– sottolinea- che interpretano al meglio la vocazione missionaria oggi: spendersi per gli altri in modo gratuito e agire, non solo per alleviare momentaneamente le condizioni critiche in cui vivono, ma per dare alle persone gli strumenti fondamentali per costruire, da sé, un benessere duraturo e foriero di positività per sé e per la comunità. La carità, intesa nel suo senso più alto e nobile, non si esaurisce infatti nell’assicurare beni materiali, ma nel dare solide prospettive di futuro“.

Don Luca Fornaciari, in una sua recente lettera, racconta come è nata l’idea di far nascere un’Università Cattolica a Farafangana, sulla costa Sud-Est del paese, in una delle regioni più povere e periferiche, da dove i giovani se ne vanno e dove non esiste un polo di formazione universitaria. “Qui ci sono tantissime emergenze- ha scritto- ma ci siamo resi conto che, con grande probabilità, il campo su cui occorre investire di più sia quello culturale”. Inoltre, un polo universitario potrebbe “contribuire enormemente allo sviluppo della regione”, come è già accaduto in altre aree malgasce.


Il progetto è già molto più di un’idea: sono state individuate le facoltà – agraria, pedagogia, economia – e la Conferenza Episcopale del Madagascar, in accordo con la Regione, ha già messo a disposizione un’ampia area di 30 ettari dove si trova un imponente edificio, per il quale è già stato fatto un progetto per la destinazione d’uso universitaria. “Se tutto andrà bene- scrive fiducioso don Fornaciari- potremo aprire la nostra Università in tempi brevi”.

Un progetto animato “da missionari che dedicano la loro vita a favore dei più poveri e senza chiedere nulla in cambio– considera Paolo Storchi- merita la nostra piena solidarietà e l’impegno di stringerci a loro, per concretizzare velocemente il progetto dell’Università a Farafangana”.

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