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FR*CINEMA, da oggi la rassegna queer a cura di Pietro Turano e Arcigay Roma

'FRCINEMA' - da questa sera al cinema Troisi - vuole favorire la riappropriazione dello spazio culturale attraverso la proiezioni di titoli distribuiti in Italia e non

Pubblicato:04-03-2024 09:49
Ultimo aggiornamento:04-03-2024 09:49

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ROMA – Sette film che hanno contribuito a scrivere la storia della comunità LGBTQIA+ decostruendo e spesso sovvertendo la cultura mainstream. È ‘FRCINEMA’, la rassegna in programma da oggi al 3 giugno (a lunedì alterni) sempre alle ore 19.30 al Cinema Troisi, a cura dall’attore e attivista Pietro Turano e di Arcigay Roma.

FR*CINEMA, IL PROGRAMMA

Si parte con Jonathan Bazzi, che presenta ‘ALL OF US STRANGERS’ di Andrew Haight (2024). A seguire: 18 marzo ‘QUERELLE DE BREST’ di Rainer Fassbinder (1982); 1 aprile piuttosto_che (Pierluca Mariti) e Le Eterobasiche (Valeria De Angelis e Maria Chiara Cicolani) presentano ‘SHORTBUS’ di John Cameron Mitchell (2006); 15 aprile Mario Desiati e Simone Bozzelli presentano ‘LO SCONOSCIUTO DEL LAGO’ di Alain Guiraudie (2013); 6 maggio Silvia Calderoni e Ilenia Caleo presentano ‘THELMA’ di Joachim Trier (2017); 20 maggio Levi Riso presenta ‘PIÙ BUIO DI MEZZANOTTE’ di Levi Riso (2014); 3 giugno Fumettibrutti (Josephine Yole Signorelli) presenta ‘GIRL’ di Lukas Dhont (2018).

FR*CINEMA PER LA RIAPPROPRIAZIONE CULTURALE

‘FRCINEMA’ vuole favorire la riappropriazione dello spazio culturale attraverso la proiezioni di titoli distribuiti in Italia e non. Il concetto di riappropriazione si riflette nello stesso titolo della rassegna: un termine che è stato utilizzato come insulto e che, attraverso l’ironia, viene svuotato del proprio significato discriminatorio e ri-semantizzato, trasformandosi in una bandiera.


Le culture underground, le sottoculture, le nicchie culturali e le controculture hanno contribuito a scrivere la storia delle comunità attraverso lo spettacolo, il cinema, il teatro, la musica, la letteratura, la poesia, l’arte, da sempre veicoli di cambiamento sociale e di trasformazione culturale. La storia della comunità LGBTQIA+ è la storia di tutte le persone che, attraverso la messa in discussione di sé, hanno sperimentato e portato alla luce nuove forme e sostanze dell’identità, dei generi, delle relazioni, dell’espressione, in sintesi dell’umanità, anche e soprattutto, attraverso esperienze culturali di rottura. Per questo la cultura LGBTQIA+, a maggior ragione quella visiva e cinematografica, non parla solo alla comunità di riferimento, ma si fa promotrice di un messaggio liberatorio universale.

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