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Meningite, Pd attacca: “Allarme ministero danneggia turismo”

FIRENZE - Sui casi di meningite, l'allarme lanciato dal ministero

Pubblicato:04-03-2016 13:48
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:06

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vaccinoFIRENZE – Sui casi di meningite, l’allarme lanciato dal ministero della Salute “che mette in guardia chi ha intenzione di recarsi in Toscana per il rischio di contrarre il batterio, fa discutere per l’impatto che crea”. Lo sottolinea, intervenendo in aula, la senatrice del Pd Manuela Granaiola. “Se il dottor Raniero Guerra, del Dipartimento della prevenzione del Ministero, arriva a lanciare un allarme a ministeri, istituti, Enac e Comando generale delle capitanerie di porto”, il messaggio si può tradurre in “un allarme devastante per il comparto turistico toscano“. Per questo “credo si debba fare maggiore chiarezza sui provvedimenti che sono già stati adottati e su quelli che si potrebbero ulteriormente adottare”.

Certo, continua l’esponente ‘dem’, i “trentuno casi, inclusi sei decessi, attribuibili al meningococco C, segnalati nel 2015 e, al 26 febbraio 2016, i dodici casi di malattia invasiva, di cui quattro con esito fatale, sono sicuramente dati da prendere in seria considerazione”. Tuttavia “la Regione Toscana sta facendo il massimo sforzo per arginare il diffondersi del batterio“.

Su questo fronte, quindi, per disinnescare le conseguenze degli allarmismi, Granaiola chiede un maggiore sforzo al dicastero della Salute: dopo il via libera alla vaccinazione che interessa le province di Firenze, Prato e Pistoia, la “misura a tappeto” tarata sull’Asl Toscana centro, la senatrice chiede l’estensione del provvedimento “a tutti gli over 45 della Regione”, visto che la popolazione si sposta continuamente per studio o per lavoro. In questa logica, a fronte degli “oltre 7 milioni di euro” messi in campo dalla Regione, “un impegno economico già molto forte”, la senatrice invita il Ministero a stanziare “ulteriori risorse, in un’ottica di reale prevenzione e di massima tutela della popolazione”, ma anche “allo scopo di rimediare al grave danno che annunci allarmisti, come quello inviato, possono arrecare al turismo toscano”.


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