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Concerto di Capodanno Mediaset, blitz dei carabinieri nel Comune di Genova

Un esposto contesterebbe l'affidamento diretto. Palazzo Tursi: "Tutti gli atti sono pubblici e pubblicati in trasparenza"

Pubblicato:04-01-2023 17:40
Ultimo aggiornamento:04-01-2023 21:15
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ROMA – Il concerto a Genova di Capodanno targato Mediaset finisce nel mirino della Procura. Oggi infatti nella sede del Comune sono arrivati i carabinieri per acquisire le determine relative all’evento. La Procura genovese si sarebbe mossa dopo un esposto che contesterebbe l’affidamento diretto. Palazzo Tursi dal canto suo ribatte in una nota che “tutti gli atti sono pubblici e pubblicati in trasparenza.

Si precisa che l’articolo 36 comma 2, lettera a) del Decreto Legislativo n° 50/2016 così come modificato dal Decreto Legge n° 77/2021 «Governance del Piano nazionale di rilancio e resilienza e prime misure di rafforzamento delle strutture amministrative di accelerazione e snellimento delle procedure» e successive modificazioni ed integrazioni, prevede l’affidamento diretto per forniture e servizi di importo inferiore ad euro 139.000,00.

L’Amministrazione comunale conferma che c’è la piena collaborazione con gli inquirenti nello svolgimento delle indagini.


 TOTI: ESPOSTO SOLITI NOTI PER GETTARE FANGO

“Ci rammarica che a ogni evento di successo, come il Capodanno di Genova, dove oltre alla enorme visibilità della nostra regione si è distinta una piazza e una città con una perfetta organizzazione e gestione dell’ordine pubblico, arrivi l’esposto dei soliti noti per gettare fango”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in merito alla notizia dell’indagine della Procura sul Tricapodanno a Genova. “Siamo certi- assicura Toti- che tutte le procedure siano state rispettate nella forma e nella sostanza e che i magistrati faranno al più presto chiarezza sulla regolarità dell’evento che ha portato promozione, divertimento ma soprattutto lavoro e ricchezza alla nostra terra come dimostrano anche i dati record sulle presenze turistiche nella nostra regione”. È “vecchio vezzo di chi non riesce a portare avanti le proprie idee con gli strumenti della democrazia- punge il governatore- quello di rivolgersi alla magistratura. Ciò non cambierà la nostra volontà di costruire una Liguria migliore e più ricca: chi pensa di nascondere la propria mediocrità dietro le carte bollate se ne faccia una ragione”.

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