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Con il rugby torna ‘Movember’, per la prevenzione dei tumori urologici

In occasione di Italia-Samoa a Padova ci saranno presidi medici dove gli spettatori di sesso maschile potranno sottoporsi a dei controlli

Pubblicato:03-11-2022 15:18
Ultimo aggiornamento:03-11-2022 15:43

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ROMA – Novembre, per il rugby internazionale, va da sempre a braccetto con la sensibilizzazione che tutto il Gioco promuove in rapporto all’importanza della prevenzione e della diagnosi anticipata dei tumori urologici. L’ormai iconico “Movember” del rugby è caratterizzato dai baffi – Moustache in inglese, appunto – più o meno importanti, folti, bizzarri che i principali interpreti del grande rugby si fanno crescere per raccogliere fondi attraverso iniziative dedicate e diffondere consapevolezza sul carcinoma della prostata ed altre patologie tipicamente maschili.

In occasione delle Autumn Nations Series 2022, al via il prossimo 5 novembre al Plebiscito di Padova contro Samoa, FIR e l’Associazione MO4MO, di cui l’ex internazionale italiano U20 e pilone di Benetton e Zebre Carlo Fazzari è vice-Presidente, porterà il Movember azzurro ad un nuovo livello, rendendo accessibile e gratuita a tutti i supporter maschili di Italrugby una visita di controllo direttamente allo stadio. Il 5 novembre al Plebiscito saranno allestiti degli speciali presidi medici nell’antistadio, dove tutti i possessori di biglietto di sesso maschile potranno sottoporsi liberamente a una visita di controllo urologica a prostata e testicoli, offrendo così a chiunque lo desideri un semplice quanto efficace strumento diagnostico e rendendo l’impegno del rugby italiano verso Movember quanto mai concreto.
Le visite potranno essere eseguite senza prenotazione in base alla disponibilità, ma è comunque possibile prenotare preventivamente contattando il Poliambulatorio PTC allo 030280248.
“Movember non è più solo uno strumento goliardico per sensibilizzare al tema della prevenzione, ma vogliamo rendere le partite internazionali un momento in cui porre in atto azioni concrete che aumentino il livello di attenzione del pubblico maschile- ha detto il presidente Fir Marzio Innocenti– E’ importante comprendere che un costante monitoraggio ed una diagnosi tempestiva sono dirimenti nel caso dei tumori urologici: vogliamo essere innovativi anche su questo fronte e portare attivamente la prevenzione nelle sedi di gara dell’Italia Maschile è qualcosa di mai fatto prima per rendere ancora più efficace l’azione di Movember. Da rugbista e da medico ho accolto con entusiasmo l’opportunità di offrire questo strumento ai nostri appassionati e di sensibilizzare un pubblico ancora più ampio attraverso il passaparola dettato dalla curiosità che, sono certo, questa iniziativa saprà suscitare anche a livello mediatico”.
Per Carlo Fazzari, vicepresidente di Movember Italia, “la nostra associazione, oltre alla raccolta fondi destinata alla ricerca sui tumori Urologici, si occupa di divulgazione in merito alla prevenzione della salute maschile e organizza da diversi anni visite preventive. Desidero ringraziare Fir per questa opportunità”. Movember nasce dalla fusione tra Mo (Moustache, baffi in inglese) e vember (da november, appunto). È un evento nato nel 2003 in Australia, mentre in Italia si è diffuso a partire dal 2012. Fazzari, ex rugbista, qualche anno fa ha scoperto di avere un tumore al testicolo, rimosso in tempo, per cui il ricorso alla chemio non è stato necessario.
“Portare la prevenzione attiva allo stadio è un importantissimo passo per una consapevolezza sulla salute maschile- ha detto ancora Fazzari- Il tumore del testicolo è la prima causa di morte oncologica per gli uomini Under 35 ed il tumore alla prostata rappresenta il primo per gli over 50. Queste visite preventive permettono diagnosi precoci di patologie oncologiche misconosciute, permettendo agli uomini, come successo a me, di salvarsi la vita. Dunque chi meglio dei rugbisti per dare il buon esempio facendosi visitare”.


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