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Clima impazzito? L’Oms avverte: “Da ansia a dolore, ha conseguenze sulla salute mentale”

Il cambiamento climatico colpisce molti determinanti sociali che stanno portando a enormi oneri per la salute mentale a livello sociale

Pubblicato:03-06-2022 17:07
Ultimo aggiornamento:03-06-2022 17:07

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ROMA – Dallo scioglimento dei ghiacciai all’innalzamento della temperatura dei mari, dalla desertificazione alla scomparsa delle isole. E poi uragani, tifoni, temperature che salgono e scendono in modo repentino raggiungendo picchi di caldo e di freddo difficili da gestire. I cambiamenti climatici hanno innumerevoli ripercussioni sulla vita degli esseri umani, compresa la salute mentale. A lanciare l’allarme è l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che sottolinea come la velocità di questi cambiamenti esponga le persone a disturbi come ansia, depressione, dolore e comportamenti suicidi.

Le conclusioni dell’Oms si accordano con un’indagine condotta dal Intergovernmental panel on climate change (Ipcc), pubblicata lo scorso febbraio. Per questo l’agenzia dell’Onu sta sollecitando i Paesi membri a includere il supporto alla salute mentale tra le loro azioni di contrasto alla crisi climatica, portando come esempio le poche nazioni pioniere che stanno già agendo in questo senso. Tra queste, le Filippine, che hanno riorganizzato e implementato i loro servizi di saute mentale dopo il tifone Haiyan del 2013 e l’India, dove un progetto nazionale ha migliorato la riduzione del rischio di disastri e, al contempo, ha preparato la popolazione a rispondere ai rischi climatici e ha puntato l’attenzione sui bisogni di salute mentale e psico-sociale.

“Gli impatti del cambiamento climatico sono sempre più parte della nostra vita e il supporto alla salute mentale delle popolazioni che combattono con questo fenomeno è davvero piccolo”, sottolinea Maria Neira, diretto del department of Environment, climate change and health dell’Oms.


Gli impatti dei cambiamenti climatici sulla salute mentale sono distribuiti in modo diseguale a causa di differenze di status socio-economico, di genere e di età, sottolinea l’Oms. Tuttavia, è chiaro che il cambiamento climatico colpisce molti determinanti sociali che stanno portando a enormi oneri per la salute mentale a livello sociale.

“L’impatto climatico sta rendendo estremamente sfidante la situazione per la salute mentale e per i servizi ad essa dedicati. Sono quasi un miliardo le persone che convivono con un problemi di salute mentale e 3/4 di essere non ha accesso ai servizi e al supporto. Aumentando il supporto alla salute mentale e psico-sociale nell’ambito delle azioni di riduzione del rischio di disastri e di contrasto ai cambiamenti climatici, le nazioni possono fare di più per proteggere i soggetti più a rischio”, ha affermato Dévora Kestel, direttrice del department of Mental health and substance abuse dell’Oms.

L’Organizzazione mondiale della sanità indica quindi 5 importanti approcci che i governi potrebbero adottare per gestire gli impatti dei cambiamenti climatici sulla salute mentale: integrare considerazioni sul clima nei programmi di salute mentale; integrare il supporto alla salute mentale nelle azioni di contrasto al cambiamento climatico; costruire politiche su impegni globali; sviluppare approcci basati sulle comunità per ridurre le vulnerabilità e ridurre l’ampio deficit di finanziamento che esiste per i servizi di supporto alla salute mentale e psico-sociale.

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