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SAN MARINO – Progetto di Legge “Modifiche al Piano Regolatore Generale (PRG) – per attuazione di interventi rivolti alle imprese, finalizzati allo sviluppo economico ed occupazionale della Repubblica di San Marino”/Approvato con 38 voti a favore e 3 astenuti
Approvato all’unanimità l’Odg del Pdcs concordato con la maggioranza per impegnare la Segreteria di Stato per le finanze a riferire, in apposito comma nella sessione consiliare di Ottobre, in merito alle richieste inoltrate dallo stesso al Fondo Monetario Internazionale
Il Consiglio Grande e Generale riprende i lavori odierni dal comma 7, proseguendo l’esame delle istanze d’Arengo. Ieri, in seduta notturna, con 30 voti favorevoli e 11 contrari è stato ratificato il Decreto per la Proroga dei termini per la sanatoria straordinaria, inoltre 4 delle 8 istanze esaminate sono state accolte. Oggi l’Aula ha approvato ben 9 delle 10 istanze d’Arengo esaminate.
In particolare, delle tre istanze presentate da Unas- Unione nazionale artigiani sammarinesi- in tema di welfare, ne sono state accolte a maggioranza due, la n. 6 e la n.7, in favore di una modifica normativa volta 1) ad annullare le distorsioni nel calcolo della diaria giornaliera per malattia (e maternità) 2) a garantire una dignitosa diaria giornaliera per malattia (e maternità) di artigiani, artigiane e lavoratori autonomi. Respinta invece la n.5 per l’abrogazione degli oneri contributivi agli assegni familiari per lavoratori autonomi e artigiani. Tra le altre istanze promosse, figurano la n.11 “Per una adeguamento del tariffario riguardante i rifiuti e l’elettricità”, rispetto cui il Segretario di Stato Marco Podeschi ha dato informazione di aver già richiesto ad Aass e Autorità per la regolazione dei servizi pubblici ed energia di trasformare l’attuale tassa in tariffa e procedere a una rimodulazione delle tariffe. Accolta a maggioranza anche l’istanza n.14 “per la creazione dello sportello di ascolto nelle scuole medie e superiori”; stessa sorte per la n.15 “per la possibilità per i membri di organi istituzionali di ottenere permessi lavorativi non retribuiti in occasione della partecipazione alle riunioni di detti organismi”.
Conclusa la votazione di tutte le istanze d’Arengo all’ordine del giorno, l’Aula passa all’esame in seconda lettura del Pdl “Modifiche al Piano Regolatore Generale per attuazione di interventi rivolti alle imprese, finalizzati allo sviluppo economico ed occupazionale della Repubblica di San Marino”, presentato dal Segretario di Stato per il Territorio, Augusto Michelotti. Nel corso del relativo dibattito, emergono posizioni dall’opposizione a favore del provvedimento, mentre restano dubbi rispetto, non tanto al sostegno degli investimenti delle imprese interessate dal provvedimento, ma alle modalità di intervento dell’esecutivo, considerato discrezionale. Alla fine dell’esame dell’articolato, il provvedimento viene approvato a larga maggioranza con 38 voti a favore e 3 astenuti.
In chiusura della seduta, viene approvato all’unanimità l’Odg del Pdcs, concordato con la maggioranza, per impegnare la Segreteria di Stato per le Finanze “a riferire nella seduta di ottobre del Consiglio Grande e Generale su eventuali richieste inoltrate al Fmi, con quale modalità e prospettive si intende portarle avanti”. Evasi tutti punti all’ordine del giorno, la sessione consiliare di luglio-agosto termina in anticipo.
Di seguito un estratto del dibattito odierno.
Comma 7. Istanze d’Arengo
– Istanza n.13. Per un intervento, anche modesto, in via d’urgenza di conservazione e recupero della zona montana sita in Murata (in prossimità di Via del Serrone) – corrispondente all’area in cui sorgeva l’ex camping della Murata e la chiesetta di San Giuseppe e fino all’area adiacente il Ristorante Albergo Panoramic – al fine di renderla percorribile e frequentabile nel rispetto della sua conformazione originaria e naturalità/Approvata a maggioranza
– Istanza n.5. Per l’abrogazione dell’articolo 31 della Legge n.15/1974 (assegni familiari per i lavoratori autonomi artigiani) e l’abrogazione dei relativi oneri contributivi pari al 5,6% del reddito dichiarato / Respinta con 26 voti contrari 15 a favore.
– Istanza n.6 Per una modifica normativa al fine di annullare le distorsioni nel calcolo della diaria giornaliera per malattia (e maternità) degli artigiani (e delle artigiane) e lavoratori autonomi in genere /Approvata a maggioranza.
– Istanza n.7 Per una modifica normativa al fine di garantire una dignitosa diaria giornaliera per malattia (e maternità) degli artigiani, delle artigiane e dei lavoratori autonomi di genere /Approvata a maggioranza
– Istanza n.9 Per una revisione e un aggiornamento delle disposizioni in materia di titoli di studio per l’accesso all’insegnamento della materia “Storia dell’arte” nelle scuole secondarie superiori /approvata a maggioranza
– Istanza n.11 Per una adeguamento del tariffario riguardante i rifiuti e l’elettricità/approvata a maggioranza.
Marco Podeschi, Sds con delega ai Rapporti con l’Aass
Il parere del governo all’istanza è favorevole. Un chiarimento: sulla Rsu non si paga una tariffa ma una tassa, e diverso è il metodo di calcolo. Ho già fatto presente all’Azienda di Stato la richiesta di modificare la tassa in tariffa. L’elemento legato alla tassa è anacronistico, si va a colpevolizzare e colpire i cittadini che scelgono l’energia elettrica per alimentare i propri impianti interni all’abitazione. L’ho segnalato all’Azienda e all’Autorità per la regolazione dei servizi pubblici perchè va definita la tariffazione. Sui rifiuti, visto che siamo in una fase di transizione, non può essere applicata la tariffa puntuale. Può sfuggire al cittadino lo sforzo che fa lo Stato nella raccolta differenziata e obiettivo è quello di tendere a tariffe incentivanti per i cittadini virtuosi. Ribadisco il sostegno all’istanza che porta avanti un principio interessante rispetto cui la Segreteria di Stato ha già chiesto alle autorità competenti. Se per la Segreteria è facile abolire la legge che istituisce una tassa, diverso è il discorso di applicare la tariffazione, serve un atto normativo dell’autorità per dire quale sia la tariffa per i rifiuti delle famiglie.
Marianna Bucci, Rete
E’ da tanti anni presente la raccolta porta a porta in territorio e noi da tempo abbiamo chiesto di applicare la tariffa puntuale ma è difficile farlo se non si riesce ad estendere questo tipo di raccolta in tutto il territorio. Allora bisogna farla su criteri diversi rispetto la tariffa puntuale per i rifiuti indifferenzati, come calcolo sulla base dell’estensione della propria casa, del numero di componenti familiari, ma non sono criteri certi. Bisogna arrivare nel tempo più breve possibile ad avere una tariffazione puntuale basata sul rifiuto raccolto. Bene valutare poi la differenziazione dei costi per le energie, se derivate da fotovoltaico o altri parametri impiantistici. Ribadisco poi che il nostro ‘porta a porta’, con tariffazione uguale alla raccolta nei cassonetti non incentiva la differenziare.
Denise Bronzetti, Ps
Mi fa piacere ascoltare il riferimento del Segretario che riconosce la validità della richiesta degli istanti e che abbia edotto l’Aula su problematiche che sono note e vanno risolte. Noi siamo favorevoli all’istanza. Mi auguro, vista la posizione favorevole del governo, che al più presto si arrivi in Aula o in commissione con proposte da parte dell’Azienda e dell’Autorità di regolazione.
Luca Santolini, C10
Noi siamo molto favorevoli all’istanza e siamo contenti che il Segretario si sia mosso da tempo per formulare una tariffa rifiuti che va verso la tariffazione puntuale per motivi di equità e di educazione della cittadinanza. La piena introduzione della tariffazione puntuale è subordinata all’estensione del porta a porta su tutto terrirotio. Noi ancora non abbiamo capito quali siano le responsabilità del perché non si sia riusciti a farlo dopo 6-7 anni dall’avvio e per quale motivo, per questa estensione fatta per step, nel frattempo non si è dotata l’Azienda di impianti per lo smaltimento della differenziata. Ci sono state mancanze, o dall’Azienda o per mancanza di input politici, non lo sappiamo, ma dobbiamo recuperare in fretta, perché le situazioni di mezzo aumentano costi e disagio per i cittadini. Questa istanza va nella direzione giusta.
Oscar Mina, Pdcs
Anche noi siamo a favore dell’istanza che coglie due punti essenziali: l’incongruità della tassa rifiuti e della potenza presa dalla rete per valutare questa tassa. Finalmente qualcosa si muove, l’Autorità dovrà esprimersi e riparametrare la tariffa nel suo insieme. Altro punto: l’evoluzione tecnologica impiantistica ha una penalizzazione per la tassa applicata sulla Rsu, è doveroso che l’Autorità per la regolazione dell’energia la faccia applicare correttamente dall’Azienda dei servizi.
Marina Lazzarini, Ssd
Negli anni ’80 c’era il detto ‘spegni la luce che fa mondezza’, per spiegare che si legava la bolletta della luce ai rifiuti, considerando fossero deterinate dal numero degli abitanti. E’ un sistema invece non preciso, ogni sistema di calcolo della tassa sui rifiuti pone problemi. Quindi l’aspetto energetico: San Marino 10 anni fa si è dotato di una normativa avanguardia su fotovoltaico e fonti energetiche alternative, molte sono le famiglie che hanno usufruito dell’incentivo per realizzare impianti domestici.
Nella gestione rifiuti sappiamo tutti che siamo in un periodo di transizione che si sta prolungando da quasi 10 anni, ci troviamo il sistema del porta aporta insieme a quello della ‘cassonettizzazione’. Entro il 2020 San Marino deve raggiungere la soglia del 70% di differenziata, ma siamo fermi al 45% da due anni. Così come è oggi, la gestione dei rifiuti costa troppo. E’ evidente l’urgenza di eliminare i cassonetti e di una graduale introduzione della tariffazione puntuale. E accendere luce non farà più pensare all’immondizia.
Marco Podeschi, Sds con delega ai Rapporti con l’Aass, replica
All’Autorità per la regolazione dei servizi pubblici ed energia spetta definire le tariffe, non sono io a definirle. Si tratta di efficentare il servizio, completare il porta a porta nel terriotrio, vanno valutati altri progetti di impatto sulla gestione rifiuti.
– Istanza n.12. Per l’inserimento della Laurea magistrale LM-78 “Scienze filosofiche” all’interno dei titoli di accesso validi per l’insegnamento di Italiano, Storia e Geografia nella scuola media inferiore e nel biennio della scuola secondaria superiore e di italiano nel triennio ad indirizzo economico/ Approvata a maggioranza.
– Istanza n. 14. Per la creazione dello sportello di ascolto presso le scuole medie inferiori e le scuole secondarie superiori / approvata a maggioranza
Marco Podeschi, Sds all’Istruzione
Esprimo parere favorevole all’stanza, demandando agli organismi competenti dell’istituzione scolastica l’organizzazione del servizio.
Mariella Mularoni, Pdcs
L’istanza va valutata attentamente, può essere utile creare uno spazio per supportare i giovani e prevenire il disagio. Esprimo favore all’istanza per la creazione del servizio, anche sperimentale, coinvolgendo scuola, personale docente, famiglie.
Iro Belluzzi, Psd
Esprimo consenso e sostegno agli istanti. Porto ad esempio l’esperimento già svolto all’interno del Cfp, con professionisti. Poi le risorse a disposizione erano molto limitate e non so se l’esperienza poi sia stata abbandonata. Come Psd votiamo a favore.
Marianna Bucci, Rete
Tutto quello che va a tutela di studenti, corpo docente e non, va valutato con attenzione. D’accordo con la premessa del Segretario, c’è necessità di valutare bene la creazione di uno sportello d’ascolto, non va percepito dagli insegnanti quale esonero al ruolo di ascolto degli studenti. Parimenti lo sportello non deve avere ruolo terapeutico ma semmai di segnalazione ai Servizi minori, adibiti a questo scopo.
Denise Bronzetti, Ps
Questo sportello, secondo come chiesto dagli istanti, è destinato a studenti, docenti, genitori… ma l’istanza si concentra sulla specificità dell’età adolescenziale, mi chiedo quindi se sia giusto allargare il target dello sportello, anche se ritengo positiva la promozione del benessere e della prevenzione del disagio adolescenziale.
Ma non deve essere parte di un percorso terapeutico, aggiungo poi perplessità sull’ampio coinvolgimento per ragionare su come istituire lo sportello perché sia efficace.
Giovanna Cecchetti, Gruppo Misto
L’adolescenza è una fase dell’individuo importante per lo sviluppo, ma una fase difficile perché ci sono paure e insicurezze, per non parlare ruolo delle famiglie. Non si ha sempre il coraggio di farsi ascoltare e l’alunno potrebbe trovare un luogo di ascolto propedeutico. Il Segretario dice bene che bisogna valutare diversi aspetti dello sportello e coinvolgere l’intero mondo scolastico. Il mio parere è favorevole.
Marica Montemaggi, C10
Per esprimere apprezzamento e rappresentare che il movimento C10 voterà favorevolmente. Lo Sportello di ascolto può rappresentare un esserci per chi ha necessità anche di un semplice orientamento su come affrontare disagi. Farei un discorso allargato a tutti gli ordini di scuola. Fondamentale poi la collaborazione responsabile dei diversi attori coinvolti e dei professionisti per dare un servizio di qualità.
Mara Valentini, Rf
Mi complimento con i presentatori dell’istanza che hanno colto un aspetto fondamentale: la scuola è una situazione ideale per rilevare disagi, violenze, criticità che non emergono dalle famiglie. La scuola, quale luogo neutro, di dialogo e ascolto, è ciò che di meglio si possa sperare. Io e il mio gruppo siamo favorevoli all’istanza
Marina Lazzarini, Ssd
In Italia i Centri di formazione e consulenza sono stati istituiti negli anni ’90 e in teoria dovrebbero funzionare in tutte le scuole, ma così non è. Spesso la gestione di questo sportello è affidato a psicologi dell’Ausl o a insegnanti con formazioni specifiche. Sempre più spesso a San Marino si manifesta disagio giovanile e sempre più precocemente. Visto il parere positivo del Segretario sull’istanza, lo sollecito a coinvolgere in questo progetto anche gli studenti attraverso i loro rappresentanti. Noi di Ssd sosterremo l’istanza.
– Istanza n.15. Per la possibilità per i membri di organi istituzionali di ottenere permessi lavorativi non retribuiti in occasione della partecipazione alle riunioni di detti organi/ Approvata a maggioranza
– Istanza n.22. Perché l’area archeologica di Montecerreto (zona archeologica di tipo A-Ara ai sensi dell’articolo 50 della Legge n.7/1992; manufatto archeologico e7 “ruderi di Montecerreto” ai sensi della Legge n.147/2005) sia resa fruibile e visitabile dal pubblico/ Approvata a maggioranza
Comma 8. Progetto di Legge “Modifiche alla Legge 29 gennaio 1992 n.7 – Piano Regolatore Generale (PRG) – per attuazione di interventi rivolti alle imprese, finalizzati allo sviluppo economico ed occupazionale della Repubblica di San Marino”/Approvato con 38 voti a favore e 3 astenuti
Eva Guidi, Ssd, relatore di maggioranza
La proposta di legge licenziata dalla Commissione consiliare competente ha per oggetto modifiche al vigente Piano regolatore generale, finalizzate all’ampliamento di alcune zone produttive in zona Chiesanuova-Galavotto che consentiranno il rafforzamento di realtà imprenditoriali consolidate in un periodo importante caratterizzato dalla necessità sostegno alle attività economiche. Parimenti sono state previste misure di compensazione a tutela del territorio. (..) I tempi approvazione previsti dela legge sono stati molto rapidi, tale velocità va a ripercuotersi in modo virtuoso sulle esigenze degli imprenditori di investimenti che sono basati su dettagliati piani industriali e prevedono l’incremento di un centinaio di posti di lavoro. Il Pdl approvato in Commissione consiliare è stato licenziato con alcune modifiche frutto di correzioni e osservazioni presentate dalla Segreteria di Stato.
Stefano Canti, Pdcs, relatore di minoranza
Il Pdl è stato esaminato dalla competente Commissione consiliare nella seduta del 16 luglio scorso. Il provvedimento individua alcune modifiche di destinazione urbanistica all’attuale Prg per agevolare l’ampliamento di alcune attività produttive del Castello di Chiesanuova con relativa modifiche di aree di proprietà pubblica ove effettuare la compensazione. Nella fattispecie, le modifiche riguardano: la creazione di nuove aree produttive in località Galavotto e Chiesanuova adiacenti ad insediamenti esistenti; la riduzione della zona R220 Gualdicciolo in zona agricola. (…) I consiglieri di minoranza, durante il dibattito in apertura del comma, hanno condiviso e confermato il loro sostegno alla variante di Prg per la parte riguardante la trasformazione dei terreni agricoli in zona produttiva per dare possibilità alle tre aziende richiedenti di ampliarsi. (…) Diversamente, la minoranza ha manifestato cotnrarietà al progetto di legge presentato per la parte riguardante la compensazione, per la mancanza in primis di uno strumento legislativo che regoli tale materia, e per come la materia viene applicata in maniera del tutto discrezionale. (…) Gli unici emendamenti al Pdl presentati dalla minoranza sono quelli del Pdcs. (..)In definitiva, la minoranza rileva come- nonostante le proposte di emendamento in merito alla compensanzione ambientale siano considerate migliorative rispetto a quelle individuate dal governo- non vi si stata la volontà di recepire le proposte. Il Pdl era stato licenziato con 8 voti a favore e 4 astenuti. Gli emendmenti presentati e respinti dalla maggioranza verranno riproposti dalla parte politica proponente in sede di approvazione definitiva.
Augusto Michelotti, Sds al Territorio
Questo intervento ha come intenzione quella di portare avanti lo sviluppo economico ed occupazionale di aziende che intendono continuare la loro esperienza in territorio e questa legge deve dare gambe a un nuovo modo di impostare la politica economica del Paese, per fare in modo che l’economia reale dia i suoi effetti. In Commissione c’è stata una consistente discussione sulla legge. Risponderò di volta in volta alle osservazioni dei consiglieri, a livello generale ritengo la legge debba essere approvata nel più breve tempo possibile.
Teodoro Lonferini, Pdcs
La relazione del mio collega Canti esplicita che siamo in favore dei piani di ampliamento di aziende attraverso variazionni di Prg, lo sosteniamo con forza. E’ un problema quello che viene avanti da tre aziende non nuovo, per l’ampiamento nell’area territoriale dove da tempo sono insediate le loro attività che sono fiorenti. Sono infatti tre aziende sane che danno occupazione e gettito allo Stato. Quello che ci trova più perplessi, è che si interviene per concessione, per discrezionalità del congresso di Stato. E’ ancora questo il modo che adottiamo ed è quello che contestiamo.
Andrea Zafferani, Sds Industria
Il Governo si è confrontato con le proposte di queste tre aziende storiche del Paese non tanto tempo fa e ha inteso dare risposte nei tempi più brevi possibili a progetti concreti e seri di crescita produttiva, di investimento e miglioramenti logistici. Il governo ha ritenuto quindi che, davanti alla possibilità di aziende importanti di ampliarsi in territorio, senza ricercare investimenti esterni, occorresse dare risposte in tempi brevi perché il mercato non può aspettare i tempi lunghi della politica. E non c’erano soluzioni tecniche diverse per andare incontro a queste esigenze. La stessa cosa il governo è intenzionato a fare se dovessero esserci progetti di investimento e ampliamento analoghi, compatibili nei luoghi in cui si vanno ad inserire. Vogliamo far sì che le imprese produttive crescano a San Marino. Qui non c’è maggioranza e opposizione, ma c’è un paese che deve essere contento se le imprese investono dentro i confini e il Paese è di loro supporto.
Iro Belluzzi, Psd
A nome del Psd non mi asterrò, ma voterò favorevolmente al provvedimento, visto anche l’intervento celere del governo. Riconosco a Zafferai di essersi mosso in tempi utili, non era poi un progetto depositato nei cassetti. Ci sono però un paio di questioni che sottopongo all’Aula. Spero il Segretario Michelotti abbia cambiato opinione su quanto affermava tempo fa, sulla riforma del Prg, in cui non vorrà inserire nuove zone produttive. Il Paese deve puntare sull’economia reale e produttiva. Logico che non si può mangiare il territorio a prescindere, ma ci può essere riconversione.
Lorenzo Lonfernini, Rf
Alcuni provvedimenti discussi in Aula possono cambiare la cultura del Paese, perciò dobbiamo porre attenzione ai deliberati del Consiglio grande e generale, anche le parole hanno un peso che non può essere sottovalutato, non si tratta di chiacchiere da bar. Stiamo attenti a non diffondere quindi l’idea fuorviante di un Paese che si chiude al mondo w non mantiene impegni. Abbiamo attraversato epoche in cui burocrazia e corruzione erano ostacoli allo sviluppo economico sano. Con la burocrazia stiamo facendo ancora i conti e ora si affacciano i pregiudizi. Il lavoro non si crea con leggi astratte, con divieti assoluti o sperperando denaro pubblico. Ben vengano provvedimenti come questi.
Odg
Alessandro Cardelli, Pdcs dà lettura del testo concordato con maggioranza /approvato all’unanimità
Il Consiglio grande e generale, (..)dal momento che appare sempre più evidente la volontà del governo di affidarsi al Fmi per esigenze di liquidità e stabilità dei conti pubblici e consolidamento del sistema bancario (…) impegna la Segreteria di Stato per le Finanze a riferire nella seduta di ottobre prossimo del Consiglio Grande e Generale, con riferimento in apposito comma su eventuali richieste inoltrate a Fmi, con quale modalità e prospettive si intende portarle avanti”.
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