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‘The Woman King’, potenti amazzoni africane alla conquista di Hollywood

La regista Gina Prince-Bythewood da oggi al cinema con la straordinaria storia delle Agojie, un gruppo di guerriere dell'800 chiamato a proteggere il regno africano di Dahomey

Pubblicato:01-12-2022 12:55
Ultimo aggiornamento:01-12-2022 13:09

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ROMA – Un gruppo di determinate, valorose, coraggiose, fiere e forti amazzoni africane è pronto alla conquista di Hollywood. Per la cultura africana è il momento. Il momento di ‘esplodere’ sullo schermo, di raccontarsi, di dare l’opportunità a tutti di vedersi (finalmente) rappresentati sullo schermo. A fare da apripista è stato ‘Black Panther’ – storia proseguita quest’anno con il sequel ‘Black Panther: Wakanda Forever con le valorose Dora Milaje – e oggi arriva al cinema ‘The Woman King’ (prodotto da Sony Pictures e distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia) di Gina Prince-Bythewood. Ispirato a fatti storici realmente accaduti, il film va oltre l’essere un manifesto femminista: è una voce potentissima della cultura africana, che si è conquistata un posto sul grande schermo e nella luccicante industria di Hollywood.

Protagonista di questo epico, straordinario ed emozionante viaggio è la premio Oscar Viola Davis nel ruolo di Nanisca, a capo delle guerriere Agojie, un gruppo di guerriere – la più temuta forza armata dell’Africa centrale’ – che nell’Ottocento proteggeva il regno africano di Dahomey, realmente esistito tra il ‘600 e gli inizi del ‘900, in cui il suo re divideva i poteri con un re donna. Il regnante del film è Ghezo (John Boyega) , il suo scopo è quello di proteggere la sua terra e arricchirla, ma non con la tratta degli schiavi come il suo predecessore. Ghezo, infatti, non vuole portare avanti questa orribile eredità. Per questo, sarà attaccato dai regni vicini, come quello di Oyo, che vogliono continuare a vendere gli schiavi. A proteggere il popolo del Dahomey c’è un gruppo di feroci e inarrestabili amazzoni, guidato a Nanisca. Tra scene di combattimento mozzafiato, natura selvaggia e travolgente sorellanza, il film regala delle sensazionali scene sull’addestramento delle nuove reclute, come Nawi (Tuso Mbedu): una giovane e istintiva ragazza abbandonata al palazzo reale, dopo aver rifiutato di essere venduta in sposa. L’unica possibilità di essere libera? Diventare un’agoje. Questa nuova vita la porta a scoprire verità sconvolgenti sul suo passato.

La regista Gina Prince-Bythewood riporta il pubblico indietro nel tempo per raccontare un fenomeno rivoluzionario per quel momento storico in cui le giovani donne venivano vendute agli uomini facoltosi. Le Agojie, però, rappresentano un barlume di speranza che deve far riflettere sul presente in cui c’è ancora disparità tra uomini e donne, troppa violenza e troppi diritti negati.


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