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Regionali, Basilicata al centrosinistra? Non c’è Speranza

Mentre il Centrodestra alla fine ha trovato la quadra unitaria sul generale Bardi, il Presidente uscente in quota Forza Italia, il Pd si ritrova con il cerino in mano

Pubblicato:01-03-2024 19:00
Ultimo aggiornamento:01-03-2024 19:00

roberto speranza
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ROMA – Ora tocca a Baruffi e Taruffi cercare la soluzione. E non sarà facile, anzi. Sabato il braccio destro e sinistro della segretaria Elly Schlein saranno a Potenza in presenza o in videoconferenza. Lì si riuniranno con i dirigenti locali per trovare una via d’uscita al mortale stallo sul candidato del Centrosinistra alle prossime regionali. Dopo aver ascoltato alcune fonti locali che seguono la vicenda da dietro le quinte, il quadro che emerge nel campo del Centrosinistra è sconfortante. Mentre il Centrodestra alla fine ha trovato la quadra unitaria sul generale Bardi, il Presidente uscente in quota Forza Italia, il Pd si ritrova con il cerino in mano, diventato un gran cero, con il rischio alla fine di ritrovarsi di fronte allo scenario Sardegna: con il ‘Soru’ locale, che in questo caso si chiama Angelo Chiorazzo, terzo incomodo nel proprio campo che farà sicuramente danni.

Per le fonti di Potenza con cui ha parlato il cronista della Dire il responsabile di questo stallo è Roberto Speranza: “Lui vanta sempre di essere della Basilicata ma da queste parti conta poco, ha solo i dirigenti che è riuscito a imporre e che guidano i Dem. Ha fatto tutto lui, sempre lui ha trovato Angelo Chiorazzo, ammanicatissimo con tutti i mondi che contano, per capirci è uno che va dal Papa senza prendere appuntamento… Il piccolo particolare è che Chiorazzo la base di M5S di Conte proprio non lo vogliono sentir nominare, gli vien l’orticaria solo a nominarlo“. E quindi che si fa? “Quello che risulta – spiega la fonte- è che il Pd di Potenza farà di tutto per convincere Speranza a candidarsi. Perché lui avrebbe subito l’appoggio di Conte e l’accordo si potrebbe fare”. Beh, Speranza ex ministro, un nome di caratura nazionale, sarà più facile… “Qui da noi però conta poco, basti pensare che si era candidato qui alle politiche ma non è passato, è stato ripescato in Toscana nel 2018 e nel 2022 è stato eletto in Campania. Ma poi è proprio Speranza che non ci pensa proprio a candidarsi, ha fiutato quello che potrebbe rivelarsi un ‘trappolone’ e si sta defilando, sono pronto a scommettere che in campagna elettorale sparirà”. Va ricordato che la non elezione di Speranza del 2018 avvenne in un collegio uninominale. Speranza prese il 10%, il risultato più alto tra tutti i candidati di Leu, ma Leu correva da sola fuori dalla coalizione di centrosinistra.

Da Roma le beghe locali sono difficili da capire: “Qui invece è tutto molto chiaro: Chiorazzo ha già creato la sua lista Basilicata Casa Comune, quindi sarà in campo anche senza l’appoggio di Pd e M5S. Non solo, a quanto risulta già Azione di Calenda e Italia Viva di Renzi stanno trattando alla grande con il Centrodestra e alla fine potrebbero convergere su Bardi. Quindi l’esito, salvo rivoluzioni dell’ultimo minuto, sembra scontato, il Centrodestra prenderà oltre il 50-52% dei voti”. Per questo sabato interverranno Taruffi e Baruffi, riusciranno i nostri eroi a salvare almeno la speranza di un buon risultato?


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