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Classi separate per gli alunni stranieri. La proposta di Valditara fa infuriare l’Uds: “Razzista”. Il ministro: “Strumentalizzate le mie parole”

Il responsabile del dicastero: "Le osservazioni del sindacato studentesco, sono molto lontane dalla realtà dei fatti"

Pubblicato:01-03-2024 17:25
Ultimo aggiornamento:02-03-2024 12:50
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classi separate
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ROMA – Dopo le dichiarazioni del Ministro all’Istruzione Valditara, che ha proposto classi divise per studenti stranieri, non tarda la risposta dell’Unione Degli Studenti, che definisce gravissime le parole del Ministro. Il progetto del ministro prevede un test sulla conoscenza della lingua italiana a cui sottoporre tutti gli studenti di origine straniera. A seconda del risultato del test prevedere classi separate per lo studio dell’italiano e della matematica in modo che le persone straniere non “rallentino” i processi didattici delle classi o l’integrazione tramite ulteriori lezioni extracurricolari obbligatorie.

“La proposta del ministro è estremamente razzista e va ad allontanare e separare alcuni studenti dagli altri sulla base di un test somministrato a seconda della provenienza- esordisce Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell’UDS, sindacato studentesco- Non possiamo accettare che le nostre scuole diventino luoghi di segregazione facendoli passare come metodi per garantire l’istruzione e non lasciare nessuno indietro”.

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“Nella scuola che vogliamo gli studenti che hanno più difficoltà con la lingua italiana, che siano straniere o meno, devono riuscire ad essere integrati all’interno della classe e l’attività didattica deve essere programmata in modo che la classe tutta lavori insieme per un miglioramento collettivo delle competenze linguistiche- prosegue Alice Beccari, dell’esecutivo naizonale dell’UDS- Nessuno studente deve essere discriminato per la propria provenienza e anzi va immaginata una didattica che, individuando i punti di forza di ciascuno, riesca a mettere al centro un modello didattico partecipato da tutti in maniera attiva”. “Continueremo a lottare contro un modello di scuola razzista e ghettizzante, per un’istruzione che crei comunità e collaborazione, non divisione e competizione. Il Ministro le nostre proposte le ha da tempo, ora si tratta dio ascoltarci!” conclude Chiesa.

STUDENTI STRANIERI, VALDITARA: MIE PROPOSTE NEL SENSO DI VERA INTEGRAZIONE

In merito alle dichiarazioni dell’Unione degli Studenti sugli studenti stranieri, il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara precisa: “Spiace vedere le mie parole così gravemente e strumentalmente fraintese dall’Unione degli Studenti perché il mio progetto, al contrario di quanto viene sostenuto, va esattamente nella direzione di una piena integrazione che salvaguardi tempi e qualità di apprendimento di tutti gli studenti, senza nessuna ghettizzazione. Infatti ho dichiarato che, in caso di ragazzi stranieri con importanti deficit in italiano e matematica, le vie percorribili, anche guardando alle esperienze di altri Paesi europei, possono essere due: il temporaneo insegnamento differenziato, in accompagnamento alle lezioni ordinarie, solo della lingua italiana ed eventualmente della matematica, fino a un adeguato allineamento alle competenze già acquisite dal resto della classe; oppure corsi pomeridiani obbligatori di potenziamento. Devo anche sottolineare, come ho già affermato, che queste due ipotesi dovranno passare preventivamente il vaglio di un ampio confronto, con grande attenzione alla salvaguardia dell’autonomia scolastica. Per questo ritengo che le osservazioni dell’UdS, peraltro espresse con toni gratuitamente offensivi, siano molto lontane dalla realtà dei fatti, rischiando tra l’altro di contribuire a una dannosa strumentalizzazione su un tema delicato quale quello della centralità dello studente, di tutti gli studenti”.

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