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Festa al Quirinale per la Coppa Davis e Sinner. A Mattarella in regalo una racchetta con il suo nome

E' festa grande al Quirinale per onorare la vittoria della Davis conquistata a Malaga lo scorso 26 novembre, ma anche la memorabile impresa di Jannik Sinner agli Australian Open di domenica scorsa

Pubblicato:01-02-2024 19:24
Ultimo aggiornamento:01-02-2024 19:24

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(foto da X @Quirinale)

ROMA – La Coppa, una racchetta con il nome del Presidente Sergio Mattarella inciso sul telaio, otto azzurri schierati per celebrare il trionfo. Anzi, i trionfi. E’ festa grande al Quirinale per onorare la vittoria della Davis conquistata a Malaga lo scorso 26 novembre, ma anche la memorabile impresa di Jannik Sinner agli Australian Open di domenica scorsa. Emozione dentro e fuori dal Palazzo, con decine e decine di tifosi che si sono accalcati per vedere il campione altoatesino che ha fatto impazzire tutta l’Italia con la Sinner-mania.

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C’era lui a guidare la Nazionale intera al cospetto del Capo dello Stato, con il trofeo della Davis a brillare poco distante: Lorenzo Sonego, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Simone Bolelli con il capitano Filippo Volandri, ma anche Andrea Vavassori (finalista in doppio all’Australian Open con Bolelli) e Matteo Berrettini, che non ha giocato ma è sempre stato al fianco dei compagni per sostenerli nell’impresa che ha riportato l’Insalatiera in Italia 47 anni dopo il primo storico successo di Santiago del Cile, targato 1976. Ed è stato sempre Sinner a prendere la parola, emozionatissimo, per il suo intervento davanti a Mattarella. “E’ un grande onore essere qui, parlo non solo per me ma per tutta la squadra- le sue parole- Siamo ragazzi normali che, grazie anche al Capitano, sono riusciti a fare una cosa molto bella e importante per questa nazione”.

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E il presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, è già lì a fare i conti che tornano, e torneranno ancora: “Quando due anni e mezzo fa la Nazionale italiana di calcio campione d’Europa fu ricevuta al Quirinale insieme a Matteo Berrettini, finalista a Wimbledon, dissi: ‘Presidente, presto torneremo da lei vincitori anche noi'”. Detto fatto, con l’auspicio che “questa emozionante giornata possa diventare una splendida consuetudine nei prossimi anni”.

Una certezza anche per Mattarella, “convinto che l’intervallo per le prossime vittorie non sarà lungo”. Straordinaria la passione sportiva del Presidente (già dimostrata in tutte le altre occasioni che hanno visto gli atleti azzurri protagonisti al Quirinale), condita dalla ormai consueta conoscenza di dettagli, date e aneddoti. In particolare sulla vittoria di Sinner a Melbourne: “Sono riuscito a vedere il match solo dal quarto set e questo ha giovato al mio umore… mi sono convinto subito che avrebbe vinto“, ha detto rivolto all’azzurro, al quale ha rivolto un pensiero profondo che parla al futuro. “Molti si attenderanno che lei vinca ovunque, ma è giusto che non le si faccia nessuna pressione, come hanno fatto i suoi genitori, perché l’importante è l’impegno che ci si mette e la lealtà in senso sportivo“. Quanto al trionfo in Davis, Mattarella ha spiegato: “Avete dimostrato spirito di squadra, coesione tra di voi, una normalità e semplicità di comportamento che ha affiancato al successo sportivo un grande valore umano”. Da quello “splendido 26 novembre sono trascorsi oltre due mesi ma l’entusiasmo non è diminuito”, ha detto ancora il Capo dello Stato, che si è complimentato con ogni singolo giocatore e con il capitano Filippo Volandri, citandoli uno ad uno nel suo discorso e dedicando a ciascuno un pensiero.

Per Mattarella è giunto quindi il regalo degli azzurri e di tutta la delegazione della Federtennis: una racchetta con un nastro tricolore e la data del 26 novembre 2023 con l’incisione ‘World Champions 2023’ sul telaio, insieme al nome del Presidente.
All’incontro al Quirinale erano presenti anche il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, il presidente del Coni, Giovanni Malagò (il quale ha sottolineato “la consuetudine” per lo sport italiano nel ritrovarsi a celebrare i propri successi al Quirinale), il segretario generale Carlo Mornati, e una corposa delegazione di membri della Federtennis e padel, tra cui la vicepresidente Chiara Appendino.

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