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Dai giovani a Sanremo 2023: “Mi sento fortunato. Spero di abbattere la timidezza”

Il cantautore classe 1999 sarà per la prima volta in gara con "Stupido" e nella settimana del festival pubblicherà il suo primo album: "Manchester", un "omaggio alle mie origini"

Pubblicato:01-02-2023 17:23
Ultimo aggiornamento:01-02-2023 17:23

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ROMA – “Una serata particolare” che non dimenticherà facilmente. La ricorda così Will la finalissima di Sanremo Giovani che lo ha catapultato tra i ‘Big’ di Sanremo 2023.

“Ero abbastanza tranquillo finché non sono salito sul palco- ricorda della gara che ha affrontato- lì era tutto un discorso di guadagnarsi l’accesso a quello che è il sogno di tutti. Quando sono salito sul palco, mi sono reso conto per cosa stavo cantando e un po’ l’agitazione ha avuto la meglio. In senso buono anche, ed è andata bene”.

Tra qualche giorno, il cantautore classe 1999 sarà in gara con “Stupido”: “Un pezzo che mi tengo da tempo- dice- da più di un anno ormai. Una canzone di cui non abbiamo mai parlato (con il mio team, ndr) ma che abbiamo sempre saputo sarebbe stata quella con la quale partecipare qualora fosse arrivata questa occasione”.


IL PRIMO DISCO DI WILL

Il brano racconta una storia d’amore “che come sempre mi appartiene e che parla di me più che mai” ma “spero che possa parlare a tutti”. Will, al secolo William Busetti, si affaccia al turbinio del festival alla vigilia dell’uscita del suo album di debutto, “Manchester”.

Sarà su tutte le piattaforme dal 10 febbraio, in arrivo su etichetta Capitol Records (Univesal Music Italy).  Sedici brani, tra i quali ci sarà anche il singolo sanremese. “Manchester- dichiara Will- è il frutto degli ultimi tre anni di lavoro. In questo mio primo disco mi presento per quello che sono realmente senza filtri né costruzioni. Sono semplicemente io con la mia musica e la voglia di esprimere la mia personalità”.

Will arriva a questo traguardo con una consapevolezza sicuramente diversa dal passato: “Mi rendo conto che fare l’artista in certi momenti è una cosa che va oltre la musica- spiega- devi saper comunicare anche con gesti, oltre le parole. È una cosa che faccio fatica a fare davanti le telecamere, sono ancora molto timido. La musica è il mio scudo. Vorrei imparare a saper gestire le emozioni e a comunicare oltre il canto”.

Il 24enne, però, è certo: “Ho iniziato da pochissimo e mi sento fortunato ad essere arrivato ad un’occasione così grande così velocemente”. E il disco “rappresenta il mio viaggio, mi ha fatto scoprire dei lati di me che non conoscevo sino a definire la mia vera identità musicale, è un album che in qualche modo ripercorre i miei ultimi anni da quando ho iniziato a scrivere i primi testi sino a Sanremo. Manchester racconta di me e di quello che sono stato”.

“UN TRIBUTO ALLE MIE ORIGINI”

“Manchester” è “un tributo alle mie origini. Parte della mia famiglia è di Manchester, quella cultura anglosassone l’ho sempre respirata, fa parte di me e del mio modo di vivere e concepire anche la musica, soprattutto nelle influenze e nelle sonorità pop britanniche. Ho la fortuna di avere questa doppia anima, cresciuto ascoltando tantissima musica, dal brit pop che mi ha trasmesso mia madre inglese, sino al cantautorato italiano a cui mi ha avvicinato mio padre”.

A proposito di cantautorato, Will sarà all’Ariston con Michele Zarrillo nella serata delle cover. Insieme canteranno la storica “Cinque giorni”.

“Sanremo sarà sicuramente stressante, però io mi aspetto di divertirmi. Riderò tantissimo, magari piangeremo, speriamo di felicità, ma Sanremo è musica e quindi non posso sbagliare. Sicuramente sono nel posto giusto”, conclude Will.

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