FIRENZE – “Ci troviamo di fronte a una crisi sostanzialmente della famiglia e anche della scuola come ascensore sociale”. Le famiglie “hanno una diffidenza. Il successo scolastico non è condizione necessaria e sufficiente per poter entrare nel mondo del lavoro e soprattutto per poter uscire da una posizione sociale ed entrare in un’altra e di poter progredire”. Lo spiega alla ‘Dire’ Giovanni Biondi, presidente di Indire, a margine del convegno sugli adolescenti oggi e il modello scolastico.
“Questo comporta- prosegue- un atteggiamento non dico di ostilità, ma di diffidenza nei confronti della scuola. E poi ci sono meccanismi interni ben analizzati dagli psicologi, la fragilità della famiglia, il poco tempo che i genitori riescono a dare ai figli li mettono in condizione di avere quasi un complesso di colpa verso di loro e quindi di difenderli, di nascondere le loro ‘malefatte’, e di avere un atteggiamento da sindacalisti dei figli nei confronti della scuola”.
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