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Mafia Capitale, Orfini: Marino può arrivare al 2018

"Ignazio Marino può arrivare a fine consiliatura". 

Pubblicato:16-06-2015 12:40
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:23

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Marino e Orfini“Ignazio Marino può arrivare a fine consiliatura”.  A dirlo è  Matteo Orfini,  presidente Pd e commissario del partito a Roma, interpellato in Transatlantico a proposito delle dichiarazioni di Matteo Renzi a ‘La Stampa’ sul prosieguo dell’amministrazione capitolina.

“Renzi non ha detto a Marino ‘stai sereno’. Gli ha detto ‘stai tranquillo'”, ha ironizzato Orfini. “Battute a parte- ha aggiunto- le parole di Renzi vogliono dire che nessuno di noi deve stare tranquillo. Perché ci sono tanti problemi, ed è una guerra”.

Ma non può essere che Renzi consigli le dimissioni a Marino, prima che arrivi uno scioglimento per mafia? “Questo bisognerebbe chiederlo a lui. A quanto mi risulta Renzi su questo non ha mai cambiato idea: considera Marino e Zingaretti del tutto estranei a quanto emerge dalle carte. Dopo di che, oltre che a prevenire il possibile coinvolgimento di consiglieri, di più non si può fare”.


Lo ‘stai sereno’ di Matteo Renzi al sindaco della Capitale aveva infatti messo in agitazione i deputati Dem. In attesa che il premier precisi il senso delle sue parole a ‘La Stampa’, in molti hanno intanto provato a prevedere gli sviluppi futuri.

Un esponente della stretta cerchia renziana ricorda che tra le ipotesi c’è quella che porta al vicepresidente della Camera Roberto Giachetti. L’ex capo di gabinetto di Francesco Rutelli al Campidoglio è al centro di una discussione che lo individua come possibile candidato alle amministrative capitoline. Questo, nell’ambito di un percorso che vedrebbe Roma andare al voto nel turno delle amministrative del 2016, insieme a Milano, Torino, Napoli. Di più, in maggioranza a Montecitorio non si esclude che alla fine Renzi voglia un election day per il 2016, che includa amministrative e politiche. In questo scenario, per quanto riguarda la Capitale, la funzione di ‘traghettamento’ sarebbe assegnata al prefetto di Roma Franco Gabrielli, piuttosto che a un nome che pure gira in queste ore, quello del presidente dell’anticorruzione Raffaele Cantone.

Di certo c’è che il Pd non lascerà che le cose si trascinino senza cambiamenti sostanziali nella conduzione dell’amministrazione capitolina. A Ignazio Marino, della cui onestà nessuno nutre il minimo dubbio, il Pd chiede uno scatto d’orgoglio. Un cambio di passo nella gestione di Roma. Ma nonostante la considerazione che tutti nutrono per il sindaco, non si puo’ escludere, spiegano fonti Dem, che gli eventi precipitino. Ulteriori sviluppi dell’inchiesta di Roma Capitale, le risultanze dell’inchiesta affidata alla commissione d’accesso. Altrettante incognite sul cammino dell’amministrazione comunale.

Quanto all’autospensione di Alfio Marchini, il commissario del Pd romano ha scherzato: “Quando mai s’è visto Marchini in consiglio comunale? S’era autosospeso da tempo, diciamo”.

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