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Brucia un’azienda materie plastiche a Castelfidardo nelle Marche. Il sindaco: “Tenete le finestre chiuse”

Non si registrano feriti o intossicati ma la colonna di fumo è visibile a chilometri di distanza. Il rogo è in fase di spegnimento, in atto controlli sull'aria per la presenza di sostanze tossiche

Pubblicato:16-04-2019 08:59
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:22
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ANCONA – Un grosso incendio è scoppiato questa mattina, intorno alle 6, a Castelfidardo presso lo stabilimento del gruppo Tontarelli. Le fiamme sono divampate dal capannone per lo stoccaggio dell’azienda leader nel settore della plastica con sedi in Francia, Inghilterra e Lussemburgo. Sul luogo dell’incendio sono intervenuti cinque squadre di Vigili del fuoco che sono riuscite a circoscrivere il rogo nel giro di qualche ora.

Non si registrano feriti o intossicati ma dal sito produttivo si è levata una colonna di fumo nera visibile a chilometri di distanza. “L’incendio è in fase di spegnimento e la situazione è sotto controllo- spiega alla Dire il sindaco di Castelfidardo Roberto Ascani-. Grazie all’intervento dei pompieri l’area dell’incendio è stata circoscritta al solo stabilimento di stoccaggio che conteneva prodotti in polipropilene. Esclusa dunque la presenza di diossina o di altri materiali altamente tossici. Stiamo comunque facendo tutti rilievi del caso. Nella zona di Crocette è presente una scuola elementare nei pressi della quale abbiamo immediatamente installato una centralina per rilevare la presenza di sostanze tossiche nell’aria”.

 



Il sindaco: “Finchè c’è il fumo state in casa con le finestre chiuse”

Non si conoscono ancora le cause dell’incendio. “Si ipotizza un innesco nell’impianto elettrico ma siamo ancora nel campo delle ipotesi anche perché per fortuna nello stabilimento non c’era nessun lavoratore a quell’ora- conclude Ascani-. Ho già sentito i proprietari che sono molto addolorati per quel che è successo. Tengono moltissimo al loro impianto di Castelfidardo dove è nata la loro azienda. Temevano danni ben peggiori. Sono ancora sotto shock. Ordinanze? Attendo le analisi dell’Arpam per poi vietare l’utilizzo dei prodotti della terra nella zona circostante. Per adesso il consiglio che posso dare ai cittadini è di stare in casa con le finestre chiuse fino a quando la colonna di fumo nera non sarà cessata”.

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