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Bufera a Cisterna di Latina, mazzette e corruzione in Comune: si dimette il sindaco

L’operazione Touchdown prende il nome dal sequestro, avvenuto nel 2016, di una ingente mazzetta trovata nelle mani del consigliere comunale Frezza

Pubblicato:13-12-2017 16:11
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:59

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Bufera Cisterna, il denaro delle mazzette recuperato con la scarsa qualità di mense e strade

L’operazione Touchdown prende il nome dal sequestro, avvenuto nel 2016, di una ingente mazzetta trovata nelle mani del consigliere comunale Frezza e che sarebbe stata destinata anche a Muzzupappa. Trentamila euro, secondo gli inquirenti, la prova della corruzione avvenuta che ha dato loro la sensazione di essere arrivati a meta, come nel football americano: touchdown. Il comandante dei carabinieri, Gabriele Vitagliano, lo ha spiegato oggi pomeriggio durante un’affollatissima conferenza stampa.

Le indagini però iniziano prima, alla fine del 2015, dall’episodio della riapertura del bando per la definizione delle pratiche di condono edilizio al Comune di Cisterna, che poi non è rientrato nell’ordinanza. Quello che è emerso invece è, sempre secondo gli investigatori, “un quadro di diffusa corruzione – come si può leggere nell’ordinanza firmata dal gip Giuseppe Cario, su richiesta del pm Pigozzo – tangenti e gestione spregiudicata della cosa pubblica, tutto locale, relativo a taluni funzionari pubblici dei Comuni di Cisterna di Latina, Anzio e dell’Ente Provincia di Latina“.


Fondamentali le intercettazioni, che hanno registrato tangenti in diretta, “il denaro contato e ceduto, con indicazioni degli appalti e delle gare pilotate. Il suono delle mazzette di soldi battuto sul tavolo dopo il conteggio. I risparmi di spesa per le opere pubbliche, in particolare le strade, gli asfalti fatti in malo modo per recuperare la tangente per l’amministratore”. Le gare sarebbero state pilotate anche per le mense scolastiche e anche in questo caso, nonostante i bambini coinvolti, la qualità del servizio sarebbe stata inferiore.

In particolar modo venivano affidai gli appalti alla Ima, Iniziative menagement agro pontino e In&Coop, gestita da Andrea Caiazzo, in cambio di assunzioni richieste, anzi pretese dagli amministratori pubblici coinvolti. “Assunzioni inutili – si legge sempre nelle 400 pagine dell’ordinanza – di parenti e persone comunque appartenenti al loro nucleo familiare”. In un momento di grave crisi occupazionale non sarebbe stato un problema per alcuni far assumere figli di compagne, sorelle e altri familiari.

Ma anche in altri settori il sistema sarebbe stato lo stesso, tanto è vero che nel corso delle indagini i militari hanno sequestrato, durante le perquisizioni, complessivamente 400mila euro. Un sistema diffuso di cui in molti erano a conoscenza. Un vero e proprio terremoto le cui conseguenze, soprattutto politiche, si vedranno nella loro gravità nei prossimi giorni.

 

Eleonora Della Penna

 

Inchiesta Touchdown, il sindaco di Cisterna Eleonora Della Penna sapeva degli illeciti

Il sindaco di Cisterna Eleonora Della Penna sapeva, secondo gli accertamenti degli inquirenti che hanno portato all’operazione Touchdown, almeno dal 2016, quello che accadeva all’interno degli uffici del Comune. Il presidente della Provincia, che non è stata colpita dall’ordinanza con misure cautelari, viene però intercettata mentre parla al telefono e dice: “Mica mi conviene dire che Marco Mazzupappa con Frezza si steccavano, mi ci gioco mani e piedi, con Caiazzo…”.

Il riferimento è proprio il legame tra l’assessore, il consigliere comunale e imprenditore che aveva ottenuto diversi appalti per la manutenzione del verde pubblico. Dall’ordinanza si percepisce che il sindaco fosse pressato dalle continue richieste del consigliere comunale Filippo Frezza, alle quali in alcuni casi cede. Come quando sposta 50mila euro, sembra proprio per l’insistenza di Frezza, dalla manutenzione delle strade al taglio del verde. È lei stessa a spiegare di aver dirottato i fondi, durante un’altra telefonata. Questa anomalia era stata notata all’interno di altri gruppi della maggioranza e aveva creato contrasti e dibattiti. È vero anche che Mazzupappa nel 2016 si dimette, formalmente per impegni personali, in realtà per l’intervento dei carabinieri, ma Frezza avrebbe comunque, secondo gli inquirenti, continuato a “perseguire le finalità illecite prima assicurate in ogni modo ad Ima (di Caiazzo, ndr)”.

Nel giugno del 2016, nonostante fossero stati stanziati i 50mila euro di cui sopra, Frezza preme ancora su Della Penna affinché “emettesse un’ordinanza di urgenza per ragioni di igiene pubblica”. Il sindaco si dichiara contraria all’affidamento diretto e fa presente al consigliere comunale la necessità di gara per l’affidamento del servizio. Poi pressata al telefono alla fine della conversazione Eleonora Della Penna dice: “io voglio fare la gara e farla vincere a Caiazzo, e mi levo questa rottura di cazzo non ho problemi, però…”.

Da questo si evince chiaramente, sempre secondo il gip, che il presidente della Provincia sapesse che Caiazzo era quello che doveva essere favorito. La frase lascia spazio a varie interpretazione che sarà poi il magistrato eventualmente a valutare. Per ora il giudice Giuseppe Cario scrive: “Sul diniego della sindaca ha pesato certamente il timore di conseguenze giudiziarie, non secondaria la circostanza indicata di avere la Procura in casa”.

 

Il sindaco di Cisterna, Eleonora Della Penna

 

Cisterna, Eleonora Della Penna si dimette: “Chiedo scusa per non aver individuato certi atteggiamenti”

Eleonora Della Penna si è dimessa. Il Sindaco di Cisterna ha inviato una lettera al segretario generale del Comune e a quello della Provincia di Latina di cui è presidente in cui rassegna le proprie dimissioni e chiede scusa alla città per i fatti documentati dall’inchiesta Touchdown.

“Valutata la situazione politico amministrativa venutasi a creare a seguito dell’inchiesta denominata Touchdown, la sottoscritta Eleonora Della Penna intende rassegnare le proprie dimissioni – così si legge nel testo -. È necessario ringraziare con stima e assoluta fiducia tutte le forze dell’ordine della Provincia di Latina, la magistratura pontina, certa che saprà far emergere tutta la verità su un caso così grave e denigrante per la nostra amata Cisterna”.

Nel testo Eleonora Della Penna ringrazia e abbraccia dirigenti, dipendenti del Comune, maggioranza e opposizioni e ai sindaci della Provincia. “Nonostante la sottoscritta abbia ricevuto segni inequivocabili di vicinanza e sostegno da parte di tantissimi cittadini – continua la lettera -, con la presente sono a chiedere scusa pubblicamente per non aver individuato con oculata attenzione atteggiamenti e condotte lesive della dignità di tutti noi”.

“Non posso, come tutti, che essere sconvolta e amareggiata per quanto accaduto – così ribadisce quanto già detto nei giorni scorsi -, ma ho sempre detto e sostenuto che chi governa è chiamato a prendere delle decisioni e questa scelta, che non va interpretata come una ammissione di responsabilità giuridica né tantomeno un colpo di spugna sul piano politico, rappresenta un atto dovuto di correttezza politica e dignità personale volto anche ristabilire un minimo di serenità nei due enti che rappresento”.

”Rimando inoltre ulteriori considerazioni di natura politca e personale ad un secondo momento, quando avrò a disposizione tutti gli elementi utili che mi consentono di esprimermi con precisione e minore coinvolgimento emotivo. Certa di aver svolto i miei mandati con spirito di servizio e abnegazione e assoluto amore per le istituzioni e per la mia città auguro a tutti un sereno Natale”, e così si chiude la lettera e con essa l’esperienza di Eleonora Della Penna alla guida del Comune di Cisterna e della Provincia di Latina.

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