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Unicusano interrompe i rapporti con gli atenei egiziani: “Verità per Giulio Regeni”

Una presa di posizione importante, arrivata dopo il fallimento dell'ultimo incontro tra investigatori egiziani e quelli italiani e la mancata collaborazione de Il Cairo

Pubblicato:12-04-2016 13:12
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:33

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unicusano regeni

ROMA – L’università Niccolò Cusano sposa la campagna di Amnesty international per chiedere verità per Giulio Regeni, il ricercatore universitario torturato e ucciso in Egitto, e lo fa in ogni campo. Dopo aver fatto indossare alla sua squadra di calcio, l’Unicusano Fondi calcio, magliette con la scritta della campagna lanciata dalla ong e aver mostrato lo striscione in cui si chiede la verità sull’omicidio Regeni, ha deciso di posticipare a data da destinarsi un convegno, già previsto per venerdì 15 aprile nell’aula magna del Campus dell’ateneo, a cui avrebbero partecipato docenti egiziani. L’ateneo ha stabilito inoltre di interrompere qualsiasi rapporto accademico con gli atenei egiziani. Una presa di posizione importante quella dell’università Niccolò Cusano, arrivata dopo il fallimento dell’ultimo incontro tra gli investigatori egiziani e quelli italiani e la mancata collaborazione da parte delle autorità de Il Cairo su alcuni aspetti investigativi di fondamentale importanza per la ricerca della verità. Plauso per la presa di posizione dell’ateneo arriva da Riccardo Noury, portavoce di Amnesty international Italia, attraverso i microfoni di Radio Cusano Campus, emittente dell’ateneo: “Vi ringrazio per aver aderito alla nostra iniziativa- ha detto- e per l’attenzione che continuate a dare a questa vicenda e a questi temi”.


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