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Over 65, Salvatori (Euricse): “Cooperazione strategica per Ssn”

Intervista a Gianluca Salvatori, amministratore delegato Euricse

Pubblicato:11-07-2018 13:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:22

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ROMA – “La cooperazione in generale e anche in salute in Italia ha attraversato la crisi del 2008 con delle dinamiche in controtendenza rispetto alle imprese di capitali, cioè crescendo in fatturato, in numero di occupati, in capitalizzazione e in capacità d’investimento. E questa è già una notizia importante perché significa, in una condizione economica di difficoltà, che il Paese ha assolto alla sua funzione che è quella di produrre reddito ma legato al benessere delle persone”. Lo ha dichiarato, intervistato dall’agenzia Dire, Gianluca Salvatori, amministratore delegato Euricse.

“E’ una cooperazione di salute quella in Italia, ancora piuttosto sbilanciata sul versante socio-assistenziale e quindi meno presente sul versante medico-sanitario. Il Ssn ha bisogno di una maggiore collaborazione di soggetti di privato sociale per assolvere alla sua funzione di copertura universalistica- ha proseguito- L’Italia continua ad essere il Paese con maggiore copertura universalistica, però sappiamo che non è esente da problemi anzi i prossimi anni potranno essere molto complessi”.  “Senza l’apporto di forme di impresa cooperativa non si riesce a far fronte alle richieste. A livello internazionale questa è una tendenza che si ritrova in molti Paesi, ovviamente con modalità diverse. Ci sono Paesi in cui la cooperazione rappresenta la realtà più importante nella produzione di servizi di salute poiché non esiste un servizio pubblico e universale. In altri casi, invece, esiste un sistema ibrido come il nostro con funzioni diverse” ha aggiunto l’ad di Euricse. “In ogni caso è interessante vedere come questo ‘mondo’ è in grande fermento poiché la domanda di salute aumenta e la popolazione, che invecchia, esprime maggiori bisogni. E poi perché ovunque, tranne in Africa, le dinamiche demografiche stanno segnando le stesse tendenze e quindi ci troveremo ad affrontare gli stessi problemi e dunque la condivisione di esperienze e di pratiche non può che aiutarci a trovare delle soluzioni innovative” ha concluso Salvatori.


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