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Al G7 Ambiente si va verso dichiarazione unanime. Resta l’impegno Usa

Gli Stati Uniti di Donald J. Trump non vogliono smettere di impegnarsi nella riduzione delle emissioni, solo che vogliono farlo a modo loro

Pubblicato:11-06-2017 11:39
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:19

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BOLOGNA – Gli Stati Uniti di Donald J. Trump non vogliono smettere di impegnarsi nella riduzione delle emissioni, solo che vogliono farlo a modo loro.

Di conseguenza anche la dichiarazione finale del G7 Ambiente potrebbe essere ‘unanime’ e non ‘congiunta’, nel senso che resterebbe traccia della conferma dell’impegno di Washington.

A spiegare la situazione Carlo Carraro, vicepresidente dell’Ipcc (International panel on climate change), il Panel scientifico internazionale sui cambiamenti climatici, riferendo della posizione espressa da Scott Pruitt, capo dell’Environmental protection agency (Epa) statunitense.


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“La prima sessione, quella sul cambiamento climatico, è stata molto positiva da parte di tutti i Paesi del G7 e dei Paesi in via di sviluppo. Anche gli Stati Uniti, pur ribadendo il fatto che si ritirano dall’accordo di Parigi, hanno insistito sul fatto che continueranno a ridurre le loro emissioni- spiega a margine del G7 Ambiente Carlo Carraro, vicepresidente dell’Ipcc- hanno detto ‘noi siamo già a metà strada rispetto all’accordo di Parigi, continueremo a insistere nella riduzione delle emissioni modificando il Clean air act, introducendo nuove misure che pur non rientrando all’interno dell’Accordo di Parigi vanno nella stessa direzione'”.

Insomma, Washington spiega di “non essere in dissenso sugli obiettivi ma di essere in dissenso solo sul modo di raggiungere gli stessi obiettivi– spiuega Carraro- mi pare una dichiarazione estremamente positiva”.

 

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