ROMA – Ultimo giorno di consultazioni per il Presidente della Repubblica. Dopo aver trascorso la giornata di ieri ad incontrare i gruppi parlamentari minori, oggi Sergio Mattarella incontrerà le delegazioni dei partiti più importanti. L’obiettivo del Quirinale è quello di formare un nuovo governo entro il 15 dicembre, per la riunione del Consiglio Europeo.
A salire per prima al Colle sarà la delegazione di Sinistra Italiana, seguita dal gruppo dei verdiniani di Ala e dai rappresentanti di UDC-NCD. Nel pomeriggio sarà il turno della delegazione di Forza Italia, guidata da Silvio Berlusconi, poi del Movimento 5 Stelle ed, infine, del Partito Democratico.
“Abbiamo registrato un larghissimo rifiuto da parte delle opposizioni a un governo di responsabilita’ nazionale. Abbiamo quindi assicurato al presidente Mattarella tutto il sostegno del Pd alla soluzione della crisi che egli riterra’ piu’ opportuna per portarci a un governo che che dovra’ affrontare le piu’ urgenti emergenze del nostro paese tra le quai la legge elettorale. Tutto questo con l’obiettivo di andare al voto nei tempi piu’ rapidi possibili”. Lo dice il capogruppo del Pd al Senato Luigi Zanda al termine della consultazione con Sergio Mattarella.
“Renzi e tutto il suo governo e l’intero Pd hanno fallito, un fallimento certificato da 19 milioni di cittadini che hanno votato no. Qualunque nuovo governo calato dall’alto non avrebbe la legittimazione popolare per governare e applicherebbe al Paese le solite ricette lacrime e sangue a danno dei cittadini. È intollerabile che gli italiani debbano subire ancora“. Lo dice Giulia Grillo, al termine dell’incontro col presidente della Repubblica Sergio Mattarella in rappresentanza del Movimento 5 Stelle.
Poi, aggiunge: “Per questo abbiamo chiesto il percorso istituzionale più rapido per andare al voto con la legge elettorale che sarà certificata dalla Corte costituzionale nelle prossime settimane. È impensabile che questa stessa classe politica possa ancora sprecare tempo e denaro pubblico per discutere una nuova legge elettorale”.
Il senatore Luigi Gaetti aggiunge: “Abbiamo espresso assoluta contrarietà al conferimento di un incarico di governo. Questo governo dimissionario deve limitarsi a essere mero strumento regolamentare al servizio del Paese e della Consulta. Qualunque altra soluzione sarà tradimento della volontà popolare: non si può abusare oltre della pazienza dei cittadini“.
“Siamo per l’approvazione in tempi rapidi di una nuova legge elettorale condivisa che poi dia agli italiani la possibilità di esprimersi per scegliere da chi vogliono essere governati”. Lo dice Silvio Berlusconi, al termine dell’incontro col presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Poi, aggiunge: “Forza Italia non è disponibile a partecipare o sostenere un governo di larga coalizione. Spetta al Pd la responsabilità di esprimere e sostenere un governo per la parte restante della legislatura”.
La nuova legge elettorale, spiega Berlusconi, deve rendere “omogeni i sistemi di Camera e Senato e assicurare corrispondenza tra maggioranza parlamentare e popolare. Su questo siamo pronti a collaborare nel modo più costruttivo”.
Un nuovo governo sostenuto da “tutte le forze volenterose” oppure il reincarico a Matteo Renzi. Lo dice il leader di Ncd Angelino Alfano, al termine dell’incontro col presidente della Repubblica.
“Abbiamo ribadito al presidente della Repubblica- spiega- di essere a favore di una comune responsabilità di tutte le forze volenterose, in questo momento così delicato, a partecipare a un governo che affronti alcune emergenze come il disagio sociale, la povertà, la legge elettorale, la vicenda bancari. Noi siamo perché nasca un esecutivo vero, il governo non è uno yogurt che nasce con una data di scadenza ma nasce per realizzare un programma. Abbiamo dato al presidente la disponibilità a partecipare a un governo con responsabilità comune del più ampio numero di forze politiche”.
Poi, precisa: “Qualora ciò non dovesse accadere e ci fosse un diniego dei potenziali partecipanti al governo, saremmo favorevoli alla prosecuzione del mandato di Matteo Renzi“.
Infine, conclude: “Siamo per una chiusura rapida della crisi di governo. Noi siamo per chiudere subito e siamo disponibili a non attendere l’esito della Corte costituzionale per una nuova legge elettorale”.
“Siamo disponibili a un governo Renzi bis o un altro tipo di governo: l’importante è che il Paese esca da questa empasse”. Lo dice Denis Verdini, leader di Ala, al termine dell’incontro con Sergio Mattarella.
Poi, precisa: “Governi con scadenze mi sembrano cose complicate. Un governo si vara con un programma”. I gruppi di Ala e Scelta civica, aggiunge Verdini, “sono consapevoli dei problemi sulla legge elettorale, su cui si deve intervenire, e i grandi impegni del Paese nel 2017”. Inoltre, cita anche nuovi interventi a favore delle banche.
“Nasca un governo che consenta al parlamento di varare una legge elettorale nuova in linea con la Costituzione e che preservi il diritto dei cittadini a eleggere i propri rappresentanti e archivi definitivamente l’illusione del governo maggioritario del capo“. Cosi’ il capogruppo alla Camera di Sinistra Italiana Arturo Scotto dopo le consultazioni con il capo dello stato Sergio Mattarella.
“Il 4 dicembre i cittadini hanno chiesto che le regole del gioco vengano scritte tutti insieme senza prevaricazione di una parte sull’altra. E’ necessario un testo che veda un ampio consenso per portare il paese alle urne“, aggiunge Scotto.
Rispondendo alle domande dei giornalisti, la capogruppo al Senato Loredana De Petris aggiunge: “Ci vuole una netta discontinuita’ rispetto a Renzi, in tutti i sensi. Assolutamente no al maggioritario e assolutamente no al sostegno a un possibile governo Gentiloni. Discontinuita’ e’ discontinuita’ e non vale solo per Matteo Renzi, ma anche per chi per lui volesse raccoglierne l’eredita”.
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