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Bankitalia, boom di segnalazioni sospette. Raddoppiano quelle legate al terrorismo

Sul versante dell’antiriciclaggio, le segnalazioni di operazioni sospette pervenute nel 2016 hanno segnato un aumento del 22,3 per cento rispetto al 2015

Pubblicato:03-07-2017 09:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:29

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ROMA – “Il nostro impegno ha trovato una positiva risposta da parte degli operatori e si è tradotto, negli anni, in un trend di eccezionale crescita del flusso di segnalazioni” sospette “che, nel 2016, ha raggiunto 101.065 unità, livello oltre otto volte superiore a quello che si registrava alla costituzione della Uif”. E’ quanto emerge dal Rapporto Annuale dell’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia presso la Banca d’Italia.

“Sono dati che testimoniano il cambiamento profondo nell’atteggiamento dei soggetti obbligati. Fino alla riforma del 2007 essi apparivano restii alla collaborazione, spesso trincerandosi dietro improprie motivazioni di lealtà verso il cliente o di eccessiva onerosità del sistema segnaletico. La numerosità delle segnalazioni non rappresenta un valore in sé; sono state anzi avviate iniziative per favorire una maggior selettività da parte degli operatori, senza perdere informazioni utili. Essa va letta, innanzitutto, come il segno tangibile dell’accresciuta consapevolezza del ruolo che la collaborazione attiva ha acquisito nell’ambito del sistema di prevenzione”, si legge nella relazione del direttore , Claudio Clemente.

La Uif sottolinea di aver “interpretato questo delicato ruolo valorizzando l’aspetto del dialogo con gli operatori con un obiettivo: fare in modo che i presidi antiriciclaggio siano e vengano percepiti non come un insieme di adempimenti burocratici imposti dall’alto ma come un sistema condiviso, in cui i singoli partecipanti contribuiscono, ciascuno in funzione delle proprie caratteristiche e dei propri compiti, al perseguimento di un comune obiettivo finale, ovvero una società in cui non è consentito, con i frutti del crimine, di alterare il funzionamento del mercato, di acquisire potere economico e, in ultima istanza, di influenzare le regole della comune convivenza”.


“Abbiamo spesso sottolineato l’importanza della pronta rilevazione delle anomalie e ci siamo impegnati per semplificare gli adempimenti. Il risultato- spiega Clemente- è stato una notevole contrazione nei tempi di inoltro delle segnalazioni. Nel 2008, primo anno di attività della Uif, solo il 20 per cento di esse veniva inviato entro 30 giorni dall’esecuzione dell’operazione sospetta; la quota, già salita nel 2013 fino al 35 per cento, si è attestata nel 2016 al 43 per cento; nel corrente anno è pari a circa il 48 per cento”.

FINANZIAMENTO TERRORISMO, SEGNALAZIONI RADDOPPIANO

Nel 2016 la minaccia terroristica si è imposta come una delle più rilevanti e urgenti fra quelle con cui il sistema si è dovuto confrontare. Le segnalazioni di operazioni sospette di finanziamento del terrorismo sono state 741, un numero più che doppio rispetto al 2015 e sei volte superiore nel confronto con il 2014; oltre il 90 per cento di esse è stato ritenuto di interesse investigativo dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria; sono diversi i casi in cui le indagini hanno confermato i sospetti.

ANTIRICICLAGGIO, NEL 2016 +22% SEGNALAZIONI

Sul versante dell’antiriciclaggio, le segnalazioni di operazioni sospette pervenute nel 2016 hanno segnato un aumento del 22,3 per cento rispetto al 2015 dovuto, in parte, alle circa 21 mila segnalazioni correlate direttamente o indirettamente a casi di adesione alla voluntary disclosure.

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