ROMA – “Che mi importa a me di commissariare Roma? Me lo ha chiesto il sindacato…”, dice il ministro dello sviluppo Carlo Calenda, a Mezz’ora in più a proposito del tavolo su Roma. “Per essere preciso- aggiunge- me lo ha chiesto Susanna Camusso“. A proposito del fatto che il tavolo possa essere strumentalizzato in clima elettorale, Calenda osserva: “Ho fatto un lavoro perchè capita adesso, non è dettato dall’agenda della politica. Per fortuna l’agenda di governo è molto intensa. E a me, non presentandomi alle elezioni, non me ne importa proprio niente. Faccio il mio lavoro e basta“, sbotta Calenda.
E aggiunge: “I problemi” oggetto dell’attenzione del tavolo “non derivano dalla Raggi” ma dipendono da molti. “Non sono neanche colpa della politica, affondano nel tessuto sociale… Ripeto: non è un tavolo per colpevolizzare Raggi ma per mettere insieme idee sul futuro di Roma“.
“Se vengono per chiedere la lista della spesa, come ho letto oggi su alcuni giornali, è meglio che non vengano”, ha detto Calenda a proposito del tavolo su Roma convocato al Mise. Calenda ha precisato: “A me interessa lavorare con la Raggi per fare qualcosa per Roma, non si dà dell’incompetente a un sindaco di una grande città. Stiamo facendo l’analisi di tutti i fondi”.
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