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Regionali Lombardia, Bonaldi (Pd) punta su Sala: “‘Mossa del cavallo’ verso il Terzo polo”

L'ex sindaca di Crema invita il Pd a "tenere le porte spalancate" ai centristi per evitare di ripetere il risultato delle politiche

Pubblicato:17-11-2022 15:56
Ultimo aggiornamento:17-11-2022 19:22

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MILANO – “Il nome di Sala sarebbe la ‘mossa del cavallo’, una bellissima candidatura” per creare una coalizione di centrosinistra che sia realmente competitiva per le elezioni regionali in Lombardia, “ma si tratta di convincerlo” (nel pomeriggio Sala ha declinato definitivamente la candidatura). Così Stefania Bonaldi, già sindaca di Crema per due mandati, rispondendo alla ‘Dire’ ragiona sulla necessità di trovare una candidatura di centrosinistra in grado di “tenere le porte spalancate” al Terzo polo, “sgombrando il campo dalle provocazioni” come la candidatura di Letizia Moratti.

Il ragionamento di Bonaldi parte “dalla mia stella polare, che è sempre quello che accade a livello locale, dove con Italia Viva e Azione si amministra gomito a gomito”. Per l’esponente dem “in moltissime giunte, i sindaci di capoluogo sono quelli più in difficoltà per la tenuta delle loro amministrazioni, dove ci sono assessori e consiglieri del Terzo polo”.

Per questo, secondo l’ex sindaca di Crema, il centrosinistra deve definire con urgenza “la scelta di un candidato, perché è evidente che le caratteristiche personali fanno la differenza anche rispetto alle forze politiche e civiche”. Dovrà essere poi lo stesso candidato “a gestire l’ultimo miglio, che è il più importante, per la creazione del perimetro complessivo” della coalizione.


Bonaldi pensa quindi sia necessario riaprire il tavolo delle alleanze dopo aver individuato il candidato presidente, rimanendo aperti alla possibilità di trovare un candidato ‘di compromesso’. “E’ un tentativo che assolutamente va fatto, tentando il più possibile delle intese larghe, anche perché abbiamo visto il risultato del 25 settembre. E tutti abbiamo il dovere di chiederci come sarebbe andata se si fossero fatte altre scelte”.

Secondo l’esponente dem, sedersi al tavolo con un candidato presidente aiuterebbe anche a “sgombrare il campo dalle provocazioni, perché faccio fatica, e come me tantissimi amministratori, a prendere in considerazione l’ipotesi di avere come candidata presidente Letizia Moratti. Perché- spiega- l’abbiamo avuta come interlocutrice ed è stato molto faticoso, ed è stata fino a pochissime settimane fa espressione dell’amministrazione Fontana”.

Per riuscire a ricucire l’alleanza con il Terzo polo e superare lo scoglio Moratti, quindi, “il nome di Sala sarebbe la ‘mossa del cavallo'” perché, conclude Bonaldi, “lo pensiamo tutti, e non da oggi, che se Sala fosse disponibile a candidarsi sarebbe una bellissima candidatura, in grado davvero di rilanciare e sulla quale nessuno avrebbe perplessità”.

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