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Arrestato in Slovenia l’ex Nar Fabrizio Dante, era latitante

Colpevole dell'agguato in cui perse la vita l’agente scelto della Polizia di Stato Giovanni Di Leonardo e rimase ferito l’agente Pierluigi Turriziani

Pubblicato:19-02-2022 14:26
Ultimo aggiornamento:19-02-2022 14:51
Autore:

bambina 16 mesi
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ROMA – Il 16 febbraio scorso, a Capo d’Istria, la Polizia slovena, in esecuzione di un mandato di arresto europeo, ha arrestato Fabrizio Dante, 59enne latitante dallo scorso 9 febbraio a seguito del rigetto, da parte della Corte di Cassazione, del ricorso presentato dallo stesso verso la sentenza di condanna all’ergastolo per omicidio e tentato omicidio in concorso, emessa dalla Corte d’Assise d’Appello di Roma – Sez. Prima il 17 marzo 2021. Lo ha reso noto la Polizia di Stato.


Fabrizio Dante è stato riconosciuto colpevole dell’agguato, rivendicato dall’ organizzazione terroristica Nuclei armati rivoluzionari, ad una pattuglia della polizia stradale, avvenuto sull’autostrada A24 il 1 maggio 1985, nel quale perse la vita l’agente scelto della Polizia di Stato Giovanni Di Leonardo e rimase ferito l’agente Pierluigi Turriziani“. L’inchiesta, condotta dalla Polizia di Stato “aveva permesso di attualizzare, nell’ambito di una periodica rivisitazione dei fascicoli relativi a episodi criminosi di particolare gravità commessi nel passato, un fondamentale riscontro investigativo, riguardante il frammento di impronta palmare sinistra esaltato all’epoca dalla Polizia Scientifica sullo sportello anteriore destro dell’autovettura di servizio in uso agli operatori. La comparazione effettuata nel 2014 dalla Polizia scientifica, tramite il sistema Afis, aveva consentito infatti di attribuirla al terrorista; gli ulteriori approfondimenti, estesi anche al contesto criminale di appartenenza, avevano ulteriormente rafforzato il quadro probatorio a suo carico. Il militante romano, figura di primo piano dell’estrema destra romana degli anni 80, era inserito in diverse trame eversive riguardanti i Nar, con riferimento ad attacchi alle Forze dell’Ordine ed alla necessità di approvvigionamento di armi”.

L’arresto “costituisce il coronamento di una continuativa ed incessante attività condotta dal personale della Polizia di Stato della direzione centrale Polizia di Prevenzione e della Digos della Questura di Roma e coordinata dalla Procura della Repubblica capitolina”, spiega la nota.


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