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Ancora poche ore e l’Italia sarà quasi tutta gialla… Berlusconi dirige il centrodestra con Letta e Giorgetti

L'editoriale del direttore Nico Perrone per Direoggi

Pubblicato:27-11-2020 16:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:39

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ROMA – Manca poco, si stanno studiando gli ultimi dati, ma e’ assai probabile che l’Italia a stragrande maggioranza diventera’ zona gialla. Gia’ alcuni presidenti di Regione, da quello della Lombardia a quello della Toscana, hanno annunciato l’addio alla zona rossa e si stanno attrezzando per riaprire le attivita’ commerciali. Sullo sfondo da risolvere, in vista del Natale, si sta cercando un accordo con il Vaticano per quanto riguarda la celebrazione della messa, che necessariamente dovra’ essere anticipata visto che rimarra’ il coprifuoco alle 22.

Il confronto adesso si e’ incentrato sulla riapertura delle scuole: qualcuno vuol farle ripartire gia’ dai primi giorni di dicembre, altri pensano dal 9 gennaio. Ha fatto discutere, e anche in casa Pd, il suo partito, non e’ stata capita, la proposta lanciata oggi dalla ministra Paola De Micheli di fare lezione anche sabato domenica. Proposta subito bocciata dall’associazione dei presidi italiani e dagli insegnanti.

A livello politico nazionale fa ancora discutere il colpo da maestro di Silvio Berlusconi, che ieri ha costretto la Lega di Matteo Salvini e i Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, a votare si’ allo scostamento di bilancio chiesto dal Governo Conte. In questo modo, anche se tutti i protagonisti parlano di centrodestra unito, e’ del tutto evidente che il Cavaliere e’ rientrato in campo e seppure con una pattuglia parlamentare minore e’ lui che dirige i giochi. A questo punto, in divenire, bisognera’ fare attenzione a quanto accadra’ dentro la Lega.


Perche’ i sondaggi, inesorabili, mostrano da settimane e settimane un preoccupante calo di consensi, consensi che invece Giorgia Meloni sta aumentando. In particolare, e’ chiaro che in queste ultime ore e’ uscito dall’ombra Giancarlo Giorgetti, numero due della Lega, che stavolta e’ riuscito a far passare la linea, dicono ‘voci’ parlamentari, decisa insieme a Gianni Letta.

Per quanto riguarda il Pd c’e’ preoccupazione per la telenovela della scelta del commissario per la sanita’ della Calabria. Anche Miozzo, ultimo indicato, alla fine e’ stato bocciato: “Adesso vedremo che cosa inventera’ il nuovo il mago Conte”, scherza un parlamentare Dem.

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