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Whirlpool. Fim, Fiom e Uilm: “Sciopero il 25 settembre e il 4 ottobre manifestazione a Roma”

Il Coordinamento nazionale Whirlpool di Fim, Fiom e Uilm "esprime un giudizio durissimo sull’atto aziendale unilaterale di avvio della procedura di cessione dello stabilimento di Napoli a Prs, in aperta violazione dell’accordo dell’ottobre 2018

Pubblicato:19-09-2019 13:55
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:43

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ROMA – Il Coordinamento nazionale Whirlpool di Fim, Fiom e Uilmesprime un giudizio durissimo sull’atto aziendale unilaterale di avvio della procedura di cessione dello stabilimento di Napoli a Prs, in aperta violazione dell’accordo dell’ottobre 2018. Tutti gli elementi a nostra disposizione- prosegue la nota- ci portano a ritenere difatti che tale cessione sia un tentativo malcelato di chiusura e che più in generale Whirlpool si stia disimpegnando dall’Italia. I volumi continuano a calare in tutti gli stabilimenti e negli uffici proseguono le delocalizzazioni delle funzioni di staff, determinando ulteriori esuberi”. Per questi motivi il Coordinamento, spiega una nota, “proclama lo stato di agitazione in tutto il gruppo, con sciopero degli straordinari e della flessibilità, con 8 ore di sciopero il giorno 25 settembre in tutti gli stabilimenti e ulteriori 8 ore il giorno 4 ottobre con manifestazione nazionale a Roma. Nel frattempo proseguiranno le mobilitazioni territoriali, con un pacchetto di ulteriori quattro ore da svolgere entro il 3 ottobre, finalizzate anche al fattivo coinvolgimento delle Istituzioni locali”.

Fim, Fiom e Uilm “rivendicano il rispetto degli accordi per tutti gli stabilimenti italiani e chiedono al governo, nelle persone del ministro competente e del Presidente del Consiglio, di convocare le parti e di dare seguito alle dichiarazioni di principio di solidarietà verso i lavoratori, adottando provvedimenti capaci di dare un’effettiva svolta alla vertenza. Infine il Coordinamento Whirlpool accoglie con grande soddisfazione la volontà di adesione alla manifestazione espressa dai rappresentanti sindacali di Embraco, anch’essi vittima di analoga decisione di chiusura”.


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