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A Roma il corteo Spin Time: “Sarà una lotta, noi non ce ne andiamo”

Cittadini e attivisti hanno manifestato contro lo sgombero dello spazio che ospita circa 500 persone e la redazione di Scomodo

Pubblicato:27-10-2023 19:26
Ultimo aggiornamento:27-10-2023 20:32
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ROMA – Raccolti dietro lo striscione ‘Basta guerre, vogliamo vivere in pace’, è partito il corteo di giovani, cittadini e attivisti che si oppongono allo sgombero dello Spin Time, lo spazio occupato dal 2013 in via di Santa Croce in Gerusalemme a Roma che ospita oggi circa 500 persone e la redazione di Scomodo. A guidare il corteo, partito verso le 18 da piazza dei Sanniti a San Lorenzo, bambini, famiglie e studenti.
“Sarà una bella lotta”, hanno scritto su cartelli rossi i giovani redattori di Scomodo, che all’interno dello Spin Time ha la sua sede. “Spin time non sarà mai un albergo. Spin time è uno spazio di tutti– ha detto l’attivista Andrea Alzetta- Con lo sgombero di Spin Time si vuole dare il messaggio che non importa costruire reti sociali. Il diritto alla casa è stato trattato solo come ordine pubblico. Ora il comune ha costruito un vero e proprio piano con tutti i movimenti, ma al ministro non importa nulla del comune di Roma. Solo degli interessi del proprietario del palazzo. Questo intervento del ministro è contro il comune di Roma ma anche contro il prefetto. Oggi, con questo corteo festoso e bello, parte un percorso. Con le 150 realtà che hanno aderito a questa mobilitazione costruiremo un percorso per ripensare insieme questa città in maniera aperta, solidale. Non solo non ce ne andremo, ma replicheremo il nostro modello in tutti i territori in cui mancano politiche abitative”.

Tra le realtà, anche ANPI, la Cgil di Roma e Lazio, gli studenti di Sinistra Universitaria con le tende del caro affitti. “Roma non si vende. Né spin time né nessuno”, recita un altro striscione. “Vogliamo dire a questo governo che non bisogna attaccare la costituzione- ha detto il Segretario Cgil Roma e Lazio, Natale di Cola- In un mondo normale Piantedosi avrebbe ringraziato Spin Time perché sta dando una speranza. Invece si attacca Spin Time e si attacca il mondo del lavoro, chi non vuole rassegnarsi. Qualcuno non vuole che le cose cambino. Ma quando qualcuno non vuole cambiare, noi abbiamo una sola arma: la lotta. E quindi possiamo solo dire che sarà una bella lotta”.

CORTEO SPIN TIME FA TAPPA ALL’EX DOGANA: NO A STUDENTATI DI LUSSO

“Da qui siamo partiti e da qui ricominciamo per ridare giustizia al bene comune”. Il corteo di Spin Time ha fatto tappa all’ex Dogana, a scalo San Lorenzo. Qui, gli studenti e le studentesse universitari hanno piantato simbolicamente le tende simbolo della protesta del caro affitti. “La lotta per la casa è la lotta di tutti- ha detto Leone Piva, di Sinistra Universitaria- La situazione per gli studenti è insostenibile. Uno studente fuorisede è costretto a pagare mille euro al mese per vivere a Roma. La retribuzione media di un lavoratore. Ma il governo non ha trovato risposte per noi. Però ha trovato 13 milioni e mezzo per il Ponte sullo stretto. Siamo qui, davanti l’Ex Dogana che diventerà uno studentato di lusso per dire che non è così che si risolve il problema, perché così si alimenta il problema”.


SI CHIUDE CORTEO SPIN TIME, DELEGAZIONE INCONTRA PREFETTO: SI APRIRÀ CONFRONTO

Si chiude con una speranza la manifestazione in difesa dello Spin Time, il palazzo di via di Santa Croce in Gerusalemme che ospita circa 450 persone e che rischia di essere sgomberato entro Natale. A piazza Vittorio, dove è arrivato il corteo partito questo pomeriggio da San Lorenzo e passato davanti il palazzo occupato, la delegazione che ha incontrato il prefetto Lamberto Giannini ha portato un messaggio di apertura. “Il Prefetto si farà carico di convocare un tavolo dopo aver sentito la proprietà, il comune di Roma e il ministro- ha spiegato Andrea Alzetta di Spin Time- Secondo il prefetto è inopportuno trasformare una situazione ricca e bella in una situazione che potrebbe trasformarsi in un problema di ordine pubblico. Il prefetto crede che vada trovata una soluzione, e anche velocemente. Perché la proprietà sta provando a mandare avanti un procedimento giudiziario nei confronti del ministero degli interni per chiedere il risarcimento per il mancato guadagno”.

La delegazione – formata da rappresentati di Spin Time ma anche del Pd, Lista Civica Ecologista, Cgil Roma e Lazio e Libera – ha spiegato che ritiene l’azione del ministero dell’interno “scorretta anche nei confronti del comune di Roma e del Piano Casa, che era già stato stipulato” . “La scorrettezza- ha aggiunto Alzetta- è anche chiedere lo sgombero entro natale. Quindi impedendo al prefetto di svolgere il ruolo istituzionale a cui è chiamato”.

Il prefetto si è anche reso disponibile a mantenere relazioni con gli attivisti e le realtà attorno a Spin Time. Sono infatti più di 150 le sigle che hanno aderito alla manifestazione di oggi. Da Mediterranea a Sinistra Universitaria, dall’Anpi ad Extinction Rebellion. Migliaia di cittadini, giovani, attivisti e studenti. “Ma non dobbiamo però abbassare la guardia. Perché quando ci hanno detto che il comune avrebbe comprato Palazzo ci hanno attaccato- ha sottolineato Michele Sicca della Rete degli Studenti Medi- Dobbiamo continuare a portare la nostra bellezza in piazza”.

Tanti i giovani in corteo. Sara, 16 anni, vive a Spin Time. “Oggi di luoghi così ce ne sono pochi- racconta- Siamo qui per difendere dei luoghi che ci siamo creati da soli. Questa è una casa per tutti i ragazzi che il pomeriggio non sanno dove andare. A Spin Time vivono 92 minori, spesso di seconda generazione. Ragazzi che hanno costruito una comunità”. Il palazzo ospita anche la sede della rivista Scomodo. I giovani redattori hanno esposto fuori dal palazzo occupato lo striscione” Sarà una bella lotta”. Perché per gli studenti e i cittadini che difendono la realtà dello Spin Time, “da questa manifestazione partirà una lunga lotta: Spin time per noi è democrazia”.

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