Da una parte Italia, Francia e Spagna che vogliono accedere ai prestiti del Mes senza limiti e condizioni, dall’altra la Germania e i paesi nordici contrari agli eurobond. Due linee inconciliabili che lasciano l’Europa senza un’intesa per affrontare la crisi finanziaria. Critico il presidente del parlamento europeo, David Sassoli, che invita i leader dei paesi europei ad assumersi maggiori responsabilita’. Matteo Salvini torna a evocare l’Italexit, l’uscita dall’Unione e minaccia ancora una volta le istituzioni di Bruxelles: “E’ un covo di serpi e sciacalli. Prima sconfiggiamo il virus, poi ripensiamo all’Europa. E, se serve, salutiamo”, accusa.
Si avverte l’effetto del coronavirus sull’economia. Crolla la fiducia dei consumatori e delle imprese, con gli indici che scendono a valori che non venivano piu’ toccati rispettivamente da giugno 2013 e gennaio 2015. A rilevarlo l’Istat, sulla base di una indagine effettuata tra il 2 e il 13 marzo scorso. In particolare l’emergenza sanitaria e le misure di contenimento adottate dal Governo hanno determinato una forte flessione delle aspettative nella manifattura, nei servizi e nel commercio al dettaglio.
Un italiano su due ha paura di perdere il lavoro a causa della crisi in corso. La percentuale sale al 57% tra i dipendenti del settore privato. Un sondaggio realizzato dalla Tecné, in collaborazione con l’agenzia Dire fotografa un’Italia preoccupata. Il 62% degli intervistati teme che a causa del coronavirus aumenteranno i disoccupati.
Il lavoro al tempo del coronavirus è smart, almeno in gran parte della Pubblica Amministrazione, dove lavora da remoto circa l’80% dei lavoratori. Per raccontare come si riorganizzano le aziende e come vivono questa condizione i lavoratori parte oggi la campagna, promossa dai ministeri del Lavoro e della Pubblica amministrazione, #IoLavoroSmart. Le storie più interessanti saranno pubblicate sul sito dei dicasteri. Secondo la ministra Nunzia Catalfo lo smartworking e’ una freccia da scoccare con forza per non far fermare l’Italia.
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