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Da Disney ai “Grandi imperi”: l’Africa diventa una serie tv

'Iwaju' e le sovrane-combattenti: l'intervista dell'agenzia Dire al regista franco-camerunense Sébastien Onomo

Pubblicato:25-05-2024 12:24
Ultimo aggiornamento:30-05-2024 11:41

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ROMA – Si potrebbe dire, 2mila anni dopo Plinio il Vecchio, che anche Disney si è accorta che “dall’Africa arriva sempre qualcosa di nuovo”. E che vale la pena prestare attenzione, anzi investire. Come è accaduto per ‘Iwaju’, futuro in lingua yoruba, il titolo scelto per una mini-serie cartoon disponibile in streaming anche in Italia dal mese scorso, la prima collaborazione della multinazionale americana a sud del Sahara. I sei episodi sono firmati dai registi Olufikayo Ziki Adeola e Tolu Olowofoyeku, i fondatori di Kugali, una società di produzione nata nel 2017 a Lagos, in Nigeria, la patria di ‘Nollywood’, com’è nota l’industria cinematografica nazionale.

(Credits © 2024 Disney)

La storia ruota attorno all’incontro di una ragazzina di un quartiere benestante e uno “smanettone” autodidatta di periferia: tra auto volanti e colori fluo, i due vanno insieme alla scoperta dei pericoli e dei segreti di Lagos. Adeola, il regista, celebra “una fusione unica di tradizione e futurismo”. La tesi è che non ci sia solo il futuro ma anche il passato da scoprire. Perché c’era Africa prima della Disney. E pure dell’Europa. Grandi personaggi e vasti imperi, strateghi e principesse con una visione. Protagonisti da conoscere e riconoscere perché non si dica mai più che la storia in Africa comincia con l’arrivo dei colonizzatori europei.

Credits: TV5 Monde


A raccontarlo è una nuova serie televisiva, ‘African Empires’, con quattro episodi trasmessi dall’emittente francese Tv5Monde e disponibili da qualche settimana anche a sud del Sahara sulla piattaforma satellitare Canal+ Afrique. “Se avessi conosciuto prima queste vicende, sarei stato diverso” spiega all’agenzia Dire il produttore, Sébastien Onomo, franco-camerunense di 37 anni, fondatore di Creative Touch Studios. “E non avrei mai dato ascolto a chi sostiene che l’Africa non ha storia”. Negli episodi, firmati da quattro registi differenti, si intrecciano cartoni animati, fiction con attori e interviste a storici che aiutano ad andare in profondità. I protagonisti sono re, condottieri, principesse e guerriere che vissero in epoche e contesti differenti. Il primo episodio è dedicato a Soundiata Keita, il bambino che non riusciva a camminare divenuto “il leone dei Mandé”: nel XIII secolo regnò dal Senegal al deserto del Sahara e fondò l’impero del Mali. Il secondo personaggio è Shaka, sovrano riformatore e genio militare che nell’Ottocento fece la gloria delle comunità Zulu nell’Africa australe.

Credits: Creative Touch Studios


Nella serie sono ritratte poi due leggendarie combattenti: Yennenga, principessa-amazzone che nel XII o XIII secolo fondò il regno dei Mossi nei territori che oggi sono Burkina Faso e Ghana; Amanirenas, la “kandake” del palazzo reale di Meroe in riva al Nilo. Fu proprio Amanirenas, tra il 27 e il 22 avanti Cristo, ad Assuan e a Philae, a guidare le truppe alla vittoria sui romani.

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