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A Napoli completato il restauro di 4 opere monumentali della stazione Salvator Rosa

I lavori, frutto di un convenzione Accademia di belle arti e Anm, hanno interessato le opere di Renato Barisani, Mimmo Paladino, Enzo Cucchi e Ugo Marano

Pubblicato:23-02-2022 15:59
Ultimo aggiornamento:23-02-2022 16:02
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NAPOLI – Restituite alla collettività quattro opere monumentali d’arte contemporanea restaurate nell’ambito di una convenzione tra l’azienda del trasporto pubblico Anm e l’accademia di Belle arti di Napoli. I lavori di restauro sono iniziati lo scorso luglio e hanno interessato le opere Ritmo nello spazio di Renato Barisani, Senza titolo di Mimmo Paladino, Senza titolo di Enzo Cucchi e Napoli città madre di Ugo Marano, collocate nel parco esterno e nei pressi della seconda uscita della stazione della metropolitana Salvator Rosa.

All’opera un team composto da restauratori professionisti, esperti in diagnostica delle cause di degrado e fotografi dell’Accademia, tesiste e studentesse del quarto e quinto anno in Restauro abilitante alla professione, in stretta collaborazione con gli storici dell’arte del patrimonio artistico e i tecnici delle Opere civili e degli impianti tecnologici Anm.

L’opera in ceramica di Enzo Cucchi si presentava in uno stato di grave degrado a causa dei ripetuti atti vandalici, con fratturazioni e distacchi dei rivestimenti ceramici, diverse mancanze di piccola o media entità ed estese e spesse stratificazioni di graffiti. Anche Napoli città madre, la simbolica opera di Ugo Marano, la cui fruibilità era fortemente compromessa da graffiti vandalici e fenomeni di degrado, torna ora alla piena leggibilità. Entrambe si trovano nello spazio esterno della seconda uscita della stazione Salvator Rosa.

La convenzione Anm-Accademia e, in particolare, il restauro di Senza titolo di Enzo Cucchi saranno tra i protagonisti della 23esima Jornada de Conservación de Arte Contemporáneo del Museo Nazionale Reina Sofía di Madrid il prossimo venerdì, 25 febbraio. Per il restauro delle opere metalliche “Ritmo nello spazio” di Renato Barisani e “Senza titolo” di Mimmo Paladino, collocate nel parco esterno della stazione superiore, è stato necessario un approfondito studio sperimentale soprattutto ai fini della rimozione delle superfetazioni derivanti da danni antropici e degrado ambientale.

Prossimo obiettivo, entro aprile, il restauro sull’opera in ceramica di Lucio Del Pezzo che riveste l’ascensore esterno della stazione Materdei, mentre è in fase di definizione l’avvio dei nuovi cantieri per il restauro di ‘A subway è cchiù sicura’ di Perino & Vele a Salvator Rosa e il dipinto murale di Michal Rovner alla stazione Municipio. Da fine febbraio Anm riparte anche con le attività di conservazione programmata delle opere.

“La convenzione tra Azienda Napoletana Mobilità e accademia di Belle arti – commenta Nicola Pascale, amministratore unico Anm – continua a produrre importanti risultati. Dopo gli interventi di restauro nella stazione di Materdei oggi portiamo a conclusione importanti interventi nella stazione Salvator Rosa e abbiamo già in programma nuove iniziative di conservazione a Municipio e sulle ulteriori opere a Materdei. Nel contempo l’azienda sta intensificando i progetti di valorizzazione e promozione delle stazioni dell’arte: l’accordo di partenariato con Procida capitale della cultura 2022 e la messa online di un sito internet dedicato rappresentano due importanti iniziative destinate ad ampliare il numero dei fruitori delle opere d’arte della metropolitana”.

“Il Comune di Napoli – spiega l’assessore alle Infrastrutture e mobilità Edoardo Cosenza -, insieme con Anm e accademia di Belle arti, rilancia e rafforza l’azione di salvaguardia del ricco patrimonio di arte pubblica presente nelle nostre metropolitane dell’arte. Un esempio di collaborazione virtuosa tra istituzioni pubbliche che mette al centro ricerca scientifica, alta formazione e conservazione delle opere”.

“Per l‘accademia di Belle arti di Napoli e per la sua scuola di Restauro – ha evidenziato il direttore, Renato Lori – la salvaguardia di questa grande raccolta di opere di arte pubblica contemporanea rappresenta un’opportunità determinante per la formazione dei futuri restauratori. Rappresenta anche l’occasione per fare rete tra istituzioni pubbliche a Napoli, attraverso un’azione istituzionale di terza missione, volta a valorizzare e a rafforzare il senso identitario di questo patrimonio materiale e immateriale da rendere sempre più fruibile per la città e da tramandare alle nuove generazioni”.


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