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Ucbm: 27enne amputata controllerà protesi braccio; Torino, apre centro Paideia per bimbi disabili

edizione del 20 giugno 2018

Pubblicato:20-06-2018 14:21
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:17

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Ucbm: 27enne amputata controllerà protesi braccio

Impugnare una mela o portare alla bocca una tazzina di caffe’: un miraggio per le oltre 700 persone che ogni anno in Italia, per incidenti perdono un arto superiore che impedisce di compiere anche i movimenti piu’ banali. Dopo l’intervento chirurgico compiuto dal professor Vincenzo Denaro di Ortopedia e Traumatologia del Policlinico Campus Bio-Medico, una donna di 27 anni che un anno e mezzo fa ha perso il braccio destro a seguito di un grave incidente stradale, potrà riacquistare autonomia. “Questo grazie agli impulsi che dal cervello arriveranno ai muscoli- spiega Denaro, responsabile clinico del progetto- dove degli speciali elettrodi di superficie trasmetteranno gli impulsi celebrali al braccio bionico, con una intensita’ mille volte superiore al nervo vero e proprio. Viceversa, degli stimolatori applicati sulla pelle consentiranno di trasmettere al cervello le sensazioni tattili sulla consistenza degli oggetti impugnati dall’arto artificiale, consentendone una piu’ efficace presa e manipolazione”.

Arrivano le detrazioni fiscali per dispositivi e protesi

Nella categoria delle spese sanitarie che danno diritto alla detrazione d’ imposta del 19% rientra anche l’ acquisto o l’affitto di dispositivi medici e di protesi. Si considerano protesi anche i mezzi correttivi o ausiliari di un organo carente o menomato nella sua funzionalità: come le protesi dentarie, oculistiche, gli apparecchi per facilitare l’ audizione ai sordi, i busti, le stecche, gli stimolatori e le protesi cardiache e i cosiddetti pacemaker. Tra i dispositivi medici più comuni ci sono gli ausili per disabili, le lenti oftalmiche e relative montature, le lenti a contatto e i prodotti ortopedici. L’ elenco dei dispositivi detraibili è disponibile sul sito del ministero della Salute. E l’agevolazione è consentita anche se l’acquisto non avviene in farmacia, ma ad esempio in parafarmacia o in erboristeria.


Dal I° luglio l’iscrizione obbligatoria per 250 mila lavoratori

Dal primo luglio circa 250mila professionisti, dai fisioterapisti ai tecnici di laboratorio, dai logopedisti agli ortottisti, dovranno avviare la procedura d’iscrizione ai 17 Albi istituiti con il decreto 13 marzo 2018 e confluiti nel nuovo maxi-Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione. L’ ingresso nel nuovo Ordine riguarda anche altre due professioni, tecnici di radiologia e assistenti sanitari, che già avevano un proprio Albo. Non un semplice adempimento burocratico, ma una svolta che consentirà tra l’altro di censire per la prima volta i professionisti abilitati a operare nel Sistema sanitario e sul mercato della libera attività.

Torino, apre centro Paideia per bimbi disabili

Apre il nuovo centro di riabilitazione Paideia di Torino, nato nel solco di un’esperienza più che ventennale con i bambini disabili. Il progetto è ambizioso e si estende in un’area di 3mila metri quadri dedicati al recupero e il trattamento delle disabilità dei bambini. Quello che resta ben saldo è il lavoro di questa realtà che da anni è accanto alle famiglie dei bambini disabili, prendendoli in carico a 360°. Oltre alle attività di riabilitazione e di consulenza molte sono quelle dedicate al tempo libero. ll centro Paideia è aperto a tutte le famiglie con una filosofia che prevede le attività riabilitative a prezzi calmierati, meno il 25% per chi può affrontarli e la gratuità per chi è in difficoltà economica.

Alice Mantova Onlus, la riabilitazione per pazienti neurologici

Parkinson, ictus cerebrale e artrosi, sono malattie degenerative che finiscono per impattare, con un circolo vizioso, anche sulle capacità fisico-motorie del paziente, registrando effetti negativi anche sull’evoluzione della stessa patologia. Alice Mantova Onlus, in collaborazione con Aspef-Associazioni Servizi alla persona e alla famiglia, mira attraverso corsi formativi e programmi di attività fisica regolare e continuata nel tempo (compatibilmente con il livello di disabilità), a combattere l’ipomobilità e a favorire la socializzazione, svolgendosi in gruppo all’interno di strutture attrezzate.

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