NEWS:

VIDEO | Roma, nel I Municipio avanti nella lotta contro le occupazioni di suolo pubblico illegali

Rimozione anche per le pedane abbandonate. Gli ultimi due interventi a Testaccio e all'Esquilino, l'assessore Scatà: "Quelle appena rimosse non sono due casi isolati"

Pubblicato:20-03-2023 16:22
Ultimo aggiornamento:20-03-2023 16:22

occupazioni abusive roma
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Prosegue l’attività di controllo e repressione messa in campo dal I Municipio contro le occupazioni di suolo pubblico illegali e le pedane commerciali abbandonate. A parlarne con la Dire, nel corso di un’intervista in esclusiva, è stato l’assessore municipale al Commercio, Jacopo Scatà.

occupazioni abusive roma

Gli ultimi due casi sono quelli relativi a pedane fatte rimuovere a Testaccio e all’Esquilino. “Le abbiamo fatte rimuovere negli ultimi giorni- ha spiegato Scatà-. Lo hanno fatto direttamente gli esercenti, sotto il diniego da parte del I Municipio. La prima si trovava in piazza Santa Maria Liberatrice, ed era stata già sequestrata dai vigili in quanto quell’attività non poteva avere una Osp. La seconda era abbandonata in via Buonarroti. In entrambi i casi l’ufficio commercio aveva mandato il divieto e quindi l’obbligo per gli esercenti di smontare quelle pedane. Dopo alcuni mesi hanno finalmente ottemperato”.

Quelle appena rimosse non sono due casi isolati– ha aggiunto l’assessore- Il 2022 si è chiuso con oltre 100 rimozioni di pedane, quasi sempre da parte degli esercenti, ovviamente dopo il diniego da parte del I Municipio. In altri casi in danno, con una nostra ditta, come ad esempio in passeggiata di Ripetta o via Marmolada, per rimuovere ciò che era già abbandonato. Per il futuro stiamo predisponendo un altro numero importante di rimozioni o di pedane abbandonate o di pedane sequestrate. Abbiamo già fatto i rilievi, sono passati alcuni mese e quindi ci apprestiamo con la nostra ditta a procedere alle rimozioni in danno”.


Ma quale è la situazione attuale delle occupazioni di suolo pubblico nel centro di Roma? Prima del Covid, ha ricordato ancora Scatà, avevamo 2.000 occupazioni di suolo pubblico permanenti, a cui si sono aggiunte altre 3.200 Osp covid, autorizzate dal regolamento 81/2020 (rilasciate a seguito dei decreti governativi per lenire gli effetti delle chiusure, ndr). Abbiamo iniziato, fin dal primo giorno del nostro insediamento, un’attività di controllo di tutte le occupazioni di suolo pubbliche montato nell’ultimo biennio”. Poi sono seguite le rimozioni, che proseguiranno anche nei prossimi mesi.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it