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ROMA – “Se penso di modificare il Prg di Veltroni? La risposta è ‘Sì, però’. È chiaro che chi prende in mano l’urbanistica romana ha il sacrosanto diritto e dovere, a maggior ragione per chi come me è stato nominato in una giunta caratterizzata dalla discontinuità, di poter cambiare il Prg“. Così l’assessore capitolino all’Urbanistica, Paolo Berdini, nel corso di un’intervista in esclusiva con l’agenzia stampa Dire.
“Però- ha spiegato Berdini- se io facessi questa operazione oggi sarei un avventurista. L’impegno sui cui lavorare nei prossimi sei mesi sarà quello di concludere qualcosa come 200 convenzioni sottoscritte con i privati che sono state lasciate nel dimenticatoio.
E questo è un dato inedito che Roma è riuscita a produrre nel momento della grande orgia del mattone. È mio dovere prendere ognuna di queste convenzioni per capire se hanno ancora un’utilità sociale e urbanistica, oppure no”. “Quando avremo finito tutto ciò- ha concluso Berdini- potremo decidere se, come e quando cambiare il Prg ancorando Roma ad un altro futuro e pensando per questa città una serie di infrastrutture su ferro per accorciare questa distanza infinita che le periferie hanno con il centro. Penso principalmente a tram su corsia protetta sullo stile del tram 8”.
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