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Omicidio Piano di Sorrento, la vittima aveva denunciato due volte l’ex compagno

La donna, di 56 anni, è stata uccisa a coltellate. Il suo cadavere è stato ritrovato nel bagagliaio di un'auto parcheggiata in un’area condominiale

Pubblicato:18-08-2023 11:00
Ultimo aggiornamento:19-08-2023 15:31

carabinieri
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NAPOLI – Salvatore Ferraiuolo, l’uomo indiziato del femminicidio di Anna Scala e che ieri è stato sottoposto a fermo per omicidio premeditato, non era sottoposto ad alcuna misura. Lo chiariscono i carabinieri. I militari spiegano che la donna, di 56 anni, uccisa ieri a coltellate a Piano di Sorrento (Napoli) e ritrovata nel bagagliaio di un’auto, aveva presentato due denunce, il 24 luglio ai carabinieri di Massa Lubrense e il giorno dopo ai carabinieri di Piano di Sorrento, contro il 54enne, suo ex compagno, e che si era trasferita momentaneamente dalla madre. Proseguono le indagini da parte dei carabinieri della compagnia di Sorrento e del gruppo di Torre Annunziata, sotto il coordinamento della Procura oplontina. Attesa per l’autopsia che dovrebbe essere effettuata nella giornata di oggi.

VITELLI (PD): ANNA SCALA 74ESIMA VITTIMA DEL 2023

 “Quello di Anna Scala è stato il 74esimo, assurdo, inaccettabile femminicidio del 2023. Sale il conto atroce di una mattanza folle, sempre più spesso consumata dal partner o dall’ex compagno. Ai territori serve una risposta concreta da parte del governo Meloni, che in quasi un anno ha solo parlato e proposto, senza misure concrete”. Così in una nota Mariagrazia Vitelli, consigliera comunale di Napoli del Partito democratico. “Sono serviti – prosegue – più di nove mesi per istituire la nuova commissione d’inchiesta sul femminicidio, commissione che la nostra compagna Valeria Valente aveva presieduto con grande capacità nella scorsa legislatura. Da giugno scorso non si sa più nulla del disegno di legge con cui il governo recepiva alcune importanti indicazioni di quella commissione: applicazione del braccialetto elettronico automatica per i reati legati alla violenza di genere, arresto in flagranza per stalking, maltrattamenti in famiglia e violazione del divieto di avvicinamento, processi più veloci”. Anche per questo Vitelli auspica “un lavoro rapido e senza altri rinvii per approvarlo, integrando il testo con altre misure non più rinviabili: personale dedicato nei tribunali e negli uffici di polizia per non sottovalutare più i rischi, migliore coordinamento dei pronto soccorso con i servizi sociali, un’assistenza psicologica ed economica alla vittima dopo il processo, ma anche formazione nelle scuole e una legge sul consenso sessuale che oggi manca, vuoto di cui spesso approfittano i criminali nei processi come scappatoia”. In questo senso Vitelli sottolinea l’impegno dell’amministrazione Manfredi: “A Napoli le denunce sono cresciute del 38 per cento rispetto a un anno fa. A fine 2021 sono stati riaperti i sei centri antiviolenza che erano chiusi da due anni, e sono rimasti aperti anche ad agosto con una linea telefonica aperta h24 (3509742562), in aggiunta al numero nazionale 1522. A settembre, con un bando, investiremo 200mila in corsi di formazione e supporti alle donne vittima. Tutto questo per dire che i territori ci sono, fanno concretamente, ma hanno bisogno di strumenti e risorse ulteriori che solo un governo nazionale, finora sordo, può garantire”


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