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Festivalfilosofia, Dionigi: “Gli asterischi impoveriscono la lingua, soluzione inadeguata”

Non può mancare una riflessione sulla pandemia che ha sdoganato parole di isolamento spaziale a cui ci siamo abituati

Pubblicato:16-09-2023 13:55
Ultimo aggiornamento:16-09-2023 13:55
Autore:

ivano dionigi
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MODENA – “Le soluzioni trovate sono inadeguate. C’è da indagare, siamo qui per questo, perché la parola è un abisso, ma le soluzioni trovate -dallo schwa all’asterisco- mi sembrano povere e impoverenti e al limite dell’intellegibilita’”. Il filologo Ivano Dionigi alla Dire, a margine della conferenza stampa di questa mattina a Modena, nel parlare della parola, a cui è dedicato il Festivalfilosofia, ha risposto in questo modo sulla ricerca e prescrizione di nuove formule linguistiche per rappresentare la comunità Lgbtqi.

Il filologo ha parlato anche delle parole usate per celare: “parliamo di flessibilità per non dire sfruttamento, operazione speciale per non dire invasione: assistiamo a una stupro della parola”, e alla progressiva perdita della parola della politica.

Non può mancare una riflessione sulla pandemia che ha sdoganato parole di isolamento spaziale a cui ci siamo abituati: smart working, distanziamento sociale, lockdown. Le parole hanno veicolato pensieri e per tornare al Gorgia di Platone: ‘il popolo vuole ascoltare il retore e non il medico, perché il popolo vuole consolazione’. Ma in pandemia i protagonisti di ogni comunicazione sono stati proprio i medici.


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