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Da Draghi a Monti, in tanti per l’addio a Flavia Franzoni. Prodi: “Insieme cielo e terra”

Monti, D'Alema, Draghi, ma anche Schlein e Casini, Bernini e Bignami

Pubblicato:16-06-2023 12:50
Ultimo aggiornamento:16-06-2023 18:56

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BOLOGNA –  Dopo i figli, Giorgio e Antonio, i nipoti, dopo le note del canto francescano ‘Fratello Sole, sorella luna’, Romano Prodi saluta la compagna di una vita nel giorno del suo funerale. “Non pensate però che la nostra lunga vita insieme sia stata solo di scambi intellettuali o di preoccupazioni: insieme abbiamo vissuto cielo e terra, anche terra, tanta felicità tra di noi”, ricorda l’ex premier. Che al termine della funzione ha preso la parola per ringraziare le tantissime persone che hanno partecipato alle esequie di questa mattina.

Qualche giorno fa, prima di partire per l’Umbria, passeggiando per Bologna, “ci siamo chiesti se dal paradiso si possa eventualmente vedere piazza Santo Stefano: credo proprio di sì”, ha raccontato il Professore, che sempre era accompagnato nelle passeggiate sotto i portici dalla moglie Flavia. “Ho visto Flavia sorridermi l’ultima volta sul sentiero per Assisi, sono stati giorni di pura felicità. Siamo stati 54 anni sempre insieme, in tutti i giorni della nostra vita“, prosegue, con la voce rotta dall’emozione. Prodi ricorda anche i due anni di corteggiamento. “Mai mi sono pentito di avere tanto insistito. Perché poi abbiamo condiviso tutto, dalla scelta di trasferirci a Bologna, alla presidenza dell’Iri” fino alla politica a Roma e Bruxelles.

“Ho chiesto a lei mille consigli, anche ieri ai miei figli ho detto: questo lo chiedo a Flavia”, dice. “A me ha sacrificato la carriera, ma non ha rinunciato a suo continuo studio. Mi è sempre stata vicina, in una continua condivisione, con un radicalismo dolce, ma persuasivo, convinta davvero che per ogni rottura sia necessario davvero rammendare”, impegnata nella “costruzione di Italia limpida e discreta, seria, davvero seria”.


DA DRAGHI A SCHLEIN, IN TANTI PER L’ULTIMO SALUTO A FLAVIA FRANZONI

Il primo ad arrivare insieme a Romano Prodi è stato Enrico Letta, l’ultimo l’ex premier Mario Draghi. Alla spicciolata tanti esponenti del mondo politico, da Mario Monti a Massimo D’Alema, Pierferdinando Casini, Pierluigi Bersani, Walter Veltroni e il ministro Anna Maria Bernini. Elly Schlein e Stefano Bonaccini. Poi a seguire le personalità della galassia bolognese, da Isabella Seragnoli a Pierluigi Stefanini, Alessandro Bergonzoni, Isabella Conti, Giuseppina Gualtieri, ma – insieme a loro- anche tanta gente comune: tutti in fila per esprimere le condoglianze all’ex premier nel giorno del funerale della moglie. Letta è tra i primi ad arrivare ed entra nella chiesa di San Giovanni in Monte, dove è stata allestita la camera ardente.

CASINI: “FLAVIA E ROMANO ERANO UNA COPPIA MERAVIGLIOSA”

“Siamo tutti colpiti, Romano e Flavia erano una coppia meravigliosa. Che riconcilia con tutto quello che è il matrimonio perfetto e l’amore”, è il ricordo dell’ex presidente della Camera, il senatore Pierferdinando Casini.

DON LUIGI CIOTTI: “FAMIGLIA VERA, SOBRIA E MOLTO AUTENTICA”

“Flavia era una donna molto attenta, molto impegnata. Abbiamo condiviso tanti momenti. Una famiglia molto vera, molto sobria, molto autentica. Romano Prodi ha veramente vissuto la politica come servizio al bene comune, un po’ in contrasto con questo momento”, riconosce Don Luigi Ciotti.

BERSANI RICORDA FLAVIA FRANZONI

Visibilmente commosso Bersani. “Sono qui per salutare una persona veramente capace, in grado di dare serenità”, dice prima di entrare in chiesa.

D’ALEMA: “FLAVIA FRANZONI È STATA UN RIFERIMENTO PER LA COMUNITÀ”

“In questo momento prevale in sentimento di sgomento, per una scomparsa così repentina. Al di là del suo rapporto con Romano, ha rappresentato un riferimento per la comunità”, sono le parole dell’ex premier Massimo D’Alema.

MONTI: “ROMANO E FLAVIA ERANO UNA COPPIA UNICA”

“Una coppia unica, capace di dare orientamento e serenità”, riconosce un altro ex presidente del Consiglio, arrivato a Bologna per le esequie, Mario Monti.

BOCCIA: “DAGLI OCCHI DI FLAVIA CAPIVI TANTE COSE”

“Oggi è giusto pregare. Ricordo i momenti passati a Palazzo Chigi, dagli occhi di Flavia capivi tante cose”, rievoca l’ex ministro Francesco Boccia.

LEPORE: “UNA GRANDISSIMA PERDITA”

“E’ una grandissima perdita. La professoressa Franzoni ha collaborato con l’amministrazione sul terzo settore. Con lei abbiamo lavorato per una città più inclusiva e giusta. Oggi il grande affetto che circonda la famiglia Prodi è il riconoscimento per quello che ha dato alla città”, è l’omaggio del sindaco Matteo Lepore.

MONTEZEMOLO: “SEMPRE VICINA AI PIÙ DEBOLI”

Presente al funerale anche Luca Cordero di Montezemolo. “Una bella persona, insostituibile compagna di Romano Prodi, sempre vicina ai più deboli”, così la omaggia.

BIGNAMI: “FLAVIA GRANDE BOLOGNESE”

Una grande bolognese che viene a mancare? “Credo che sia una giusta descrizione”, riconosce il viceministro Galeazzo Bignami.

BERNINI: “VICINI A ROMANO PRODI”

Tra gli esponenti del governo Meloni presenti, anche il ministro al’Università Anna Maria Bernini. “Capisco il vuoto di Prodi, Flavia è stata la compagna di una vita. È un vuoto incolmabile. Sono qui per stare vicino a lui e alla sua famiglia”, spiega Bernini.

LA CAREZZA DI ZUPPI PER I PRODI: INSIEME, MANO NELLA MANO

Parole che suonano come una carezza, una mano sulla spalla a consolare per una grave perdita. E una in particolare ritorna nell’Emilia dedicata dal cardinale Matteo Zuppi a Flavia Franzoni: “Insieme”. Romano Prodi è la moglie, scomparsa improvvisamente nel cammino verso Assisi, erano un “insieme aperto e non chiuso, con tanto impegno per il prossimo” ricorda Zuppi. “Flavia ha imparato tanto da Gesù, mite e umile di cuore, con tanta saggezza. Mite lo è sempre stata, con quel ‘radicalismo dolce’, che era la sua fermezza e la coinvolgeva intimamente alle vicende dei suoi e del suo prossimo”, prosegue il Cardinale, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei.

“Era riservata in un mondo spesso sguaiato, pieno di vanagloria e di esibizione, che riduce l’amore a delle apparenze, Flavia preferiva la sobria vicinanza a vita vera, partendo dai più fragili, legando a loro anche nella sua ricerca accademica che non era chiusa nei corridoi”, riconosce. “Oggi si schernirebbe e mi invierebbe alla sobrietà”, ammette, ricordando anche la “grande” nonna. “Era come se lei avesse la bussola. Ci si può smarrire senza un orientamento così, ma anche ritrovare, caro Romano, definitivamente. Questa bussola ci porterà al cuore di Gesù e vince e vincerà, ogni solitudine”, assicura Zuppi.

“Faccio mie le parole di Papa Francesco: dopo 50 anni saprai raccogliere, e con te i tuoi cari, l’eredità di fede e fortezza di Flavia continuando a testimoniare la bellezza del vincolo che vi ha tenuto insieme. Mano nella mano fino all’ultima passeggiata insieme”, aggiunge.

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