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Pensioni anticipate? Il tetto è 1.350 euro. Cgil: “Cambiate carte in tavola”

"Cercheremo di tenere in equilibrio una serie di elementi", dice il ministro Poletti

Pubblicato:14-10-2016 13:11
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:10

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anzianoROMA – Per accedere alla Ape social, l’anticipo pensionistico senza penalizzazione, il tetto fissato dal governo nella legge di bilancio è di 1.350 euro lordi. Lo riferisce il segretario confederale Uil, Domenico Proietti, al termine dell’incontro con il governo a palazzo Chigi: “Noi pensiamo debba essere un po’ alzato”, commenta.

All’anticipo pensionistico agevolato potranno accedere alcune categorie di lavoratori come gli edili, i macchinisti, alcune tipologie di infermieri e le maestre di asilo che abbiano maturato 35 anni di contributi se ancora in attività, 30 se disoccupati. Direttamente in pensione andranno i precoci con 41 anni di contributi disoccupati o che svolgono lavori faticosi. L’Ape entrerà in vigore dal 1 maggio 2017.

 CGIL: SU APE AGEVOLATA GOVERNO CAMBIA CARTE IN TAVOLA

camusso“Nell’incontro odierno in sede tecnica con il Governo si sono consolidati i punti che nel verbale di sintesi sottoscritto lo scorso 28 settembre erano già oggetto d’intesa: cumulo gratuito, quattordicesima, no tax-area, normativa sugli usuranti, cancellazione delle penalizzazioni. La riunione di oggi verteva sui due temi su cui il giudizio era stato sospeso: precoci e Ape agevolata”. Lo dice, in una nota, una delegazione Cgil presente all’incontro di oggi. “Sui precoci, se i testi finali corrisponderanno a quanto detto al tavolo- dichiara la Cgil- esprimiamo un giudizio positivo per il recupero del lavoro di cura come requisito della platea, pur nel limite generale dell’intervento. Sull’Ape agevolata, invece, il Governo ha cambiato le carte in tavola”.


Nella nota si spiega infatti che l’Esecutivo “propone un requisito contributivo di 36 anni sulla platea dei lavori gravosi (e di 30 anni sulle altre tipologie), questione mai emersa in questi mesi di confronto”. L’Ape agevolata, si specifica, “è una prestazione di ‘reddito ponte’ che consente l’anticipo a 63 anni rispetto alla pensione di vecchiaia, che prevede come requisito di accesso 20 anni di contributi. Ciò rischia di vanificare lo sforzo fatto al tavolo nell’individuazione delle categorie da inserire nei lavori gravosi, sulle quali, peraltro, auspichiamo che non si facciano passi indietro”. In ogni caso, un giudizio compiuto sarà possibile “solo quando potremo prendere visione degli articolati, perché vi sono anche altri elementi non pienamente definiti. Articolati che nonostante esplicita richiesta- termina la nota- il Governo non ha inteso rendere ancora disponibili”.

POLETTI: SU ‘APE’ MOLTI VICINI A IPOTESI INIZIALE

poletti“Cercheremo di tenere in equilibrio una serie di elementi. Dovevamo valutare le categorie coinvolte e livello di copertura. In queste ore lavoriamo su queste materie e siamo molto vicini a quanto ipotizzato in partenza. Va tenuto comunque l’equilibrio dell’Ape social (anticipo pensionistico senza penalizzazione, ndr) con i diversi parametri già stabiliti”. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti a margine del Maker Faire alla nuova Fiera di Roma.

“In questa legge di Bilancio- ha aggiunto Poletti- il tema delle pensioni è presente in maniera particolarmente significativa e rilevante. Questa è una riforma nella quale non si chiedono soldi ai pensionati ma se ne danno e si riduce l’età di pensionamento perché è giusto sapere che non tutti i lavori sono uguali, se uno fa un lavoro particolarmente pesante o rischioso può andare in pensione prima. È una scelta che qualifica il nostro intervento sul tema”.

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