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Tg Politico parlamentare, edizione del 13 luglio 2023

Si parla di Daniela Santanchè, dello sciopero dei trasporti e delle polemiche sulla social card del governo

Pubblicato:13-07-2023 18:19
Ultimo aggiornamento:13-07-2023 18:20

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SANTANCHÈ PROMETTE: MI ARRICCHIRÒ CON LE QUERELE

Il ministro del Turismo Daniela Santanchè non lascia, anzi raddoppia: “Fare un passo indietro? Non capisco per quale motivo. Al momento non ho ancora ricevuto alcun avviso di garanzia”. Finita nell’occhio del ciclone per l’inchiesta su due società da lei gestite, il ministro ribadisce di non aver mai preso in considerazione le dimissioni e di voler adire le vie legali nei confronti di alcuni giornali. “Chiederemo il nostro risarcimento danni, mi arricchirò con le querele”, promette. Proprio ieri a Vilnius la premier Giorgia Meloni aveva definito l’intero caso come una “questione extrapolitica”. Le opposizioni però insistono. Il M5s definisce la Santanchè come “una mentitrice seriale, Meloni le dica di lasciare”.
“Se resta al governo – aggiungono Verdi e Sinistra – è un’offesa alla Costituzione”.

SCIOPERO TRASPORTI, SINDACATI CONTRO SALVINI

Proteste dopo la decisione del ministro dei Trasporti Matteo Salvini di dimezzare i tempi dello sciopero dei treni. Il blocco, che in teoria avrebbe dovuto proseguire fino alle 14 di domani, si è concluso oggi alle 15. “Capisco il comparto ferroviario, ma non si poteva lasciare a terra più di un milione pendolari. È luglio, ci sono 35 gradi”, ha detto Salvini. I sindacati sono però sul piede di guerra. “La precettazione è un’iniziativa vergognosa, sbagliata e illegittima”, reclamano. Parla di “precettazione propagandistica” anche il Partito Democratico, mentre il centrodestra fa scudo attorno a Salvini, difende la sua decisione e accusa i sindacati di irresponsabilità. Intanto nella giornata di oggi alcune sigle sindacali hanno organizzato presidi nelle stazioni di Verona e Venezia contro la decisione del ministro dei Trasporti.

PRESTO UNA LEGGE PER RIAPRIRE LE MINIERE

Entro fine anno l’Italia avrà una legge per riaprire le miniere. Ad annunciarlo il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. “Entro fine anno il quadro sulle normative sarà chiaro”, ha spiegato. A quel punto le imprese potranno presentare i loro progetti su cui ci sarà un limite di due anni per le autorizzazioni all’estrazione e di un anno per la raffinazione. Mentre oggi ci vogliono 15 anni in Europa per avere l’autorizzazione a estrarre da una miniera, a fronte di 7 anni negli Stati Uniti, 2 in Canada e 3 mesi in Cina. Urso è al lavoro per questo motivo, insieme al ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, per aggiornare le mappe minerarie del Paese. “Trent’anni fa eravamo un grande Paese minerario, torneremo ad esserlo”, ha assicurato Urso.


LOLLOBRIGIDA: SOCIAL CARD NON È UNA MANCETTA

Non si placano le polemiche dopo la decisione del governo di offrire una social card dedicata alle famiglie in difficoltà per l’acquisto di generi alimentari. Il Partito Democratico accusa il governo di fare propaganda: “La social card è una mancetta di Stato una tantum da 380 euro, e poi si vedrà”. Protesta anche il Movimento Cinquestelle: “Il Governo vive su un altro pianeta”. Difende invece la misura il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida: “Una famiglia di tre persone in Italia spende, in media, 400 euro al mese. Rimborsare un mese su 12 di spesa alimentare non è esattamente una mancetta”.

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