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Due suicidi in carcere a Torino, arriva il ministro Nordio: “Qui per portare solidarietà”

Visita del ministro della Giustizia nel carcere de 'Le Vallette' nel capoluogo piemontese

Pubblicato:12-08-2023 13:43
Ultimo aggiornamento:13-08-2023 12:24
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carlo nordio
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ROMA – Due donne morte suicide nel carcere di Torino in 24 ore. Le tragedie sono avvenute nella Casa Circondariale ‘Lorusso e Cutugno’ (conosciuta come ‘Le Vallette’). Una delle due detenute si è impiccata. L’altra, una donna nigeriana di 43 anni, si è lasciata morire di fame: arrivata in carcere il 22 luglio, ha sistematicamente rifiutato i pasti e i ricoveri in ospedale. Avrebbe finito di scontare la sua pena nel 2030. “Il pur tempestivo intervento dei nostri agenti di Polizia penitenziaria di servizio non ha purtroppo impedito la morte della detenuta”, commenta il segretario regionale del Sindacato autonomo Polizia penitenziaria Sappe, Vicente Santilli, evidenziando che “la donna stava scontando una pena per cui era prevista il termine nell’ottobre 2030. È deceduta intorno alle 3, nell’articolazione di salute mentale presso cui era ristretta, e la morte è stata accertata dal personale medico e paramedico del 118, immediatamente chiamato dagli agenti. La donna, entrata in carcere poco dopo la meta del luglio scorso, si era da subito rifiutata di assumere alimenti, rifiutava ogni cura e sollecitazione a mangiare e persino i ricoveri in Ospedale”.

Oggi, il ministro della Giustizia Carlo Nordio si è recato in visita al carcere torinese, per parlare con la Direzione di quanto accaduto.

NORDIO: “A TORINO PER PORTARE SOLIDARIETÀ, MOMENTI ANGOSCIA”

“Non si tratta di una ispezione né di un intervento cruento, anzi è un atto di assoluta vicinanza. Ci siamo limitati a portare solidarietà alla città, al Comune, alle vittime e ai parenti delle vittime oltre che a tutta la struttura, che vive con angoscia questi momenti. Se poi ci saranno indagini, quelle esulano dalla nostra competenza“. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, a margine della visita al carcere delle Vallette di Torino, dove nelle ultime ore di sono registrati due suicidi di detenute.


“Nessuno meglio di un ministro che ha ha fatto il Pm per 40 anni conosce i disagi delle strutture penitenziarie, da una parte e dall’altra”, ha aggiunto Nordio come riportato da Rainews. Riguardo ad alcune contestazioni dei detenuti in contemporanea alla visita, ha spiegato: “Se ci sono state, direi mi pare che molto spesso i detenuti diano manifestazioni di disagio in condizioni di sofferenza, ma da quanto sentito qui non mi pare siano state gravi”. “I suicidi? Da magistrato ho avuto a che fare con molti suicidi e posso dire che non c’è mistero più insondabile della mente umana quando decide di adottare soluzioni cosi estreme. E non c’è sorveglianza che tenga, anche a Norimberga due detenuti eccellenti si sono suicidati con il cianuro e con l’impiccagione”.

“Lo Stato non abbandona nessuno. Ogni suicidio in carcere è un fardello che ci angoscia ogni volta“, sottolinea Nordio. “Ringrazio il sindaco con cui avevamo concertato da tempo un incontro e che poi abbiamo anticipato dati i fatti”.

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