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ROMA – Duro attacco all’Europarlamento nei confronti di Giuseppe Conte. A definire il premier “un burattino di Di Maio e Salvini” è stato il leader dei liberali dell’Alde, Guy Verhofstadt. “Mi fa male vedere la degenerazione politica di questo Paese, iniziata 20 anni fa con Berlusconi e peggiorata con questo governo”, ha aggiunto.
Non è tardata la replica del premier. “Io burattino non mi sento e non lo sono- ha dichiarato Conte-, sono orgoglioso di rappresentare un intero popolo. Sono orgoglioso di interpretare la voglia di cambiamento del popolo italiano e di sintetizzare la linea politica di un governo che non è burattino perché non risponde a logiche di lobby. Forse burattini sono chi rispondono a lobby, gruppi di potere e comitati d’affari“.
“Che alcuni burocrati europei, complici del disastro di questi anni, si permettano di insultare il presidente del consiglio, il governo ed il popolo italiano è davvero vergognoso. Le élite europee contro le scelte dei popoli. Preparate gli scatoloni, il 26 maggio i cittadini finalmente manderanno a casa questa gente”. Così Matteo Salvini replica a Verhofstadt.
“Non basta saper parlare in italiano per essere amici del popolo italiano. L’intervento al Parlamento europeo di Guy Verhofstadt è stato offensivo e privo di contenuti. Non accettiamo nessuna lezione da chi, come dimostra uno studio commissionato da tre ong europee, Friends of the earth Europe, Corporate Europe Observatory e LobbyControl, è a libro paga di multinazionali e comitati d’affari. Verhofstadt stesso ha dichiarato di far parte di sette fra Comitati e consigli di amministrazione. Chi è allora il burattino?”. Così in una nota la delegazione al Parlamento europeo del Movimento 5 Stelle.
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