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Obiettivo riciclo: a Roma arriveranno i cestini per i mozziconi delle sigarette

Attualmente si stima che nella sola Capitale vengano fumati circa 11 milioni di sigarette al giorno e circa la metà di questi siano abbandonati per strada o gettati nei tombini

Pubblicato:11-12-2023 15:06
Ultimo aggiornamento:11-12-2023 15:06
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ROMA – A Roma arriveranno i cestini dedicati alla raccolta dei mozziconi di sigarette per garantire il riciclo, insieme al decoro della città e la tutela dell’ambiente loro riciclo. La misura è contenuta in una proposta di deliberazione dell’Assemblea capitolina presentata dal consigliere di Azione, Dario Nanni, e sostenuta sia dall’assessora ai Rifiuti, Sabrina Alfonsi, che dalla maggioranza, attraverso il presidente della commissione Ambiente, Giammarco Palmieri.

Attualmente si stima che nella sola Capitale vengano fumati circa 11 milioni di sigarette al giorno e circa la metà di questi siano abbandonati per strada o gettati nei tombini. Generando così un alto tasso di inquinamento, non solo della città ma anche dei mari, visto che si tratta di rifiuti speciali pericolosi che contengono oltre 4.000 sostanze chimiche e molte di queste sono tossiche e cancerogene: arsenico, formaldeide, ammoniaca, acido cianidrico e nicotina.

Peraltro il regolamento per la gestione dei rifiuti urbani di Roma Capitale prevede che il Comune provveda a installare appositi cestini portarifiuti, soprattutto per rifiuti di piccole dimensioni e per i mozziconi di sigaretta, preferibilmente vicino ad attività commerciali (es. bar, tabaccherie, cinema, ecc.), fermate del trasporto pubblico e in generale nelle aree di maggior frequentazione e aggregazione sociale.
Da qui la decisione del consigliere Nanni di presentare un testo contenente delle linee di indirizzo “per l’adozione di ‘buone Prassi’ per contrastare l’abbandono di mozziconi di sigarette nella città di Roma e incentivare la promozione di campagne di sensibilizzazione a tutela della salute e dell’ambiente”.


Le “buone prassi” in questione sono sei e la prima prevede proprio di “collocare su tutto il territorio della città di Roma, a cura del soggetto gestore per la raccolta dei rifiuti Ama e di ditte specializzate nella raccolta e nel riciclo dei mozziconi di sigarette, appositi raccoglitori”. L’idea a Nanni è venuta in mente “premiando dei giovani studenti dell’università di Tor Vergata che avevano presentato dei progetti di sostenibilità per i propri quartieri- ha spiegato il consigliere nel corso di una conferenza stampa insieme all’assessora Alfonsi e al dem Palmieri- e quindi abbiamo provato a mettere in fila alcuni di questi spunti per renderli fruibili per la città. Questo in particolare si intitolava ‘La vuoi una ciospa?’, termine che nel gergo giovanile significa sigaretta”. Trattandosi di linee guida non è ancora chiaro quanti cestini per i mozziconi verranno collocati in città ma Nanni non ha alcun dubbio sui luoghi: “Fuori da università e uffici pubblici, alle fermate dei bus e delle linee ferroviarie e nelle aree della città caratterizzate da maggior transito”.

Chi si occuperà di installare i cestini e ritirare il rifiuto? “In parte lo farà un consorzio, che probabilmente sarà Erion Care che abbiamo già incontrato a Ecomondo ed è in procinto di sottoscrivere un protocollo di intesa con il Conai (Consorzio nazionale imballaggi, ndr)”, ha detto Alfonsi. Una parte non trascurabile spetterà poi ad Ama “che dovrà prevedere il posizionamento di questi cestini perché l’intervento del consorzio sarà un ‘complemento’ sperimentale”. E successivamente la municipalizzata, insieme a Roma Capitale, dovrà individuare le ditte specializzate che si dovranno occupare del recupero/riciclo di questi mozziconi, prevedendo degli specifici bandi. “Ci sono società che riciclano questo materiale producendo ad esempio vestiti e occhiali e a loro ci rivolgeremo”, ha continuato Nanni.

La collocazione, la raccolta e la manutenzione degli appositi contenitori “non dovrà avere costi per l’amministrazione e l’intero onere sarà a carico della e/o delle ditte specializzate”, si legge nella proposta che guarda al Giubileo. Infatti, è prevista la “promozione di apposite campagne di informazione per invitare cittadini, turisti e pellegrini, a cura del soggetto gestore Ama e delle ditte specializzate, all’utilizzo degli appositi contenitori per la raccolta dei mozziconi di sigaretta su tutto il territorio della Città di Roma”. Nonché la “promozione di apposite campagne di informazione per invitare cittadini, turisti e pellegrini, a cura del soggetto gestore Ama e delle ditte specializzate, rivolte a sensibilizzare sulla tutela dell’ambiente e della salute da svolgere nelle sedi istituzionali, Municipi, scuole capitoline, stazioni ferroviarie e metropolitane”.

Alla sensibilizzazione saranno accompagnate le sanzioni per chi continuerà a gettare i mozziconi in terra (si stima che il 65% dei fumatori adotti questo comportamento) ad opera degli agenti della Polizia Locale. Per questo la proposta prevede di “valutare da parte degli Uffici competenti un rafforzamento dei controlli sul corretto utilizzo dei contenitori in parola e conseguente applicazione delle sanzioni in caso di inosservanza”. Nanni si è detto sicuro che “a gennaio la proposta arriverà in Aula e sarà certamente approvata per il Giubileo”. Tra le azioni che potrebbero essere messe in campo anche la “distribuzione gratuita da parte di Roma Capitale di piccoli posacenere tascabili nei parchi e nelle spiagge proprio per garantire la riciclabilità del materiale dei mozziconi, ad esempio il filtro”, ha spiegato Alfonsi.
Per Palmieri “questa delibera fa compiere un passo in avanti a Roma sulla sensibilizzazione e sulla conoscenza. Buttare a terra un mozzicone è irresponsabile e pericoloso per la tutela della salute collettiva. Ognuno nel suo piccolo è responsabile di processi più grandi e i comportamenti di ciascuno costruiscono i grandi trend”.

Il progetto dei cestini dedicati ai mozziconi “è nato all’interno dell’attività extraformativa (dell’Università Tor Vergata, ndr) che si chiama ‘Laboratorio nuova economia, prepararsi al futuro. Progettare e innovare in modo sostenibile- ha spiegato la professoressa di Economia delle Aziende e delle Amministrazioni pubbliche, Gloria Fiorani– È arrivata alla decima edizione, ha visto partecipare oltre 1.000 studenti, 215 progetti sono stati sviluppati e alcuni sono diventati delle start up perché sproniamo i ragazzi a individuare i bisogni del territorio con idee progettuali sostenibili e innovative, anche dal punto di vista sociale”. Giovedì pomeriggio all’università di Tor Vergata si svolgerà “un altro evento in cui saranno presentati progetti tesi a migliorare la città dal punto di vista ambientale e della sostenibilità”, ha ricordato Nanni.

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