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Neonato abbandonato a Milano, Garante Infanzia: “La procedura di adozione è immediata”

Quando un bambino viene dichiarato in stato d'abbandono il Tribunale per i minorenni può procedere immediatamente alla dichiarazione dello stato di adottabilità

Pubblicato:11-04-2023 17:25
Ultimo aggiornamento:11-04-2023 17:26

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ROMA – Entro poche settimane Enea potrebbe avere una nuova famiglia. Questo quanto succederà al neonato abbandonato dalla mamma nella Culla per la vita della Clinica Mangiagalli di Milano, il giorno di Pasqua. “Secondo la normativa in vigore, la legge 184 dell’83 (Disciplina dell’adozione e dell’affidamento dei minori, ndr), quando un bambino viene dichiarato in stato d’abbandono il Tribunale per i minorenni può procedere immediatamente alla dichiarazione dello stato di adottabilità“, spiega Carla Garlatti, Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia) ed ex presidente del Tribunale per i minorenni di Trieste.

La procedura dello stato di abbandono e quindi dello stato di adottabilità può essere sospesa su istanza del genitore naturale che si palesa e si dichiara tale. “A questo punto il Tribunale può accordare la sospensione fino a un massimo di 2 mesi purché il bambino nel frattempo sia accudito”, precisa Garlatti.
E’ una procedura che vale sia quando un bambino viene trovato abbandonato, come nel caso di Enea, sia quando una mamma decide di partorire in anonimato. “Se nessuno chiede nulla o se passa il tempo concesso dal Tribunale senza che venga effettuato il riconoscimento, allora si attiva lo stato di adottabilità- continua Garlatti- a quel punto viene individuata una coppia idonea e viene fatto un affidamento pre adottivo e se va tutto bene si arriva dopo un anno a una sentenza di adozione“.

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Ma come si individua la famiglia affidataria? “Quasi ogni Tribunale ha un elenco di coppie da cui poter attingere- dice Garlatti- è importante precisare che non viene scelta la prima coppia della lista ma si cerca la coppia più adatta a quello specifico bambino e nel caso di un neonato sarà una coppia molto giovane. Si tratta di coppie che sono state valutate come ideonee dopo vari accertamenti fatti dai servizi sociali. La procedura, in questi casi, è molto più veloce di quando, invece, si deve dichiarare lo stato di adottabilità di un bambino più grande. In quel caso, infatti, prima di poter dichiarare lo stato di adottabilità bisogna fare tutto il possibile per consentire al bambino di vivere all’interno della sua famiglia e quindi devono essere posti in atto tutti quegli interventi che consentano il recupero delle capacità genitoriali, in modo che il bambino viva con i suoi genitori. Questo- conclude- allunga i tempi e a volte rende le adozioni piuttosto complesse”.

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