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Pnrr, De Luca: “Con dottoresse ‘cipollone’ nei Ministeri facciamo solo il brodino vegetale”

"Alcuni dirigenti ministeriali hanno come missione propria quella di mandare al manicomio chi amministra nei territori"

Pubblicato:11-02-2022 16:49
Ultimo aggiornamento:11-02-2022 16:49
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NAPOLI – “Abbiamo centinaia di dirigenti nei ministeri la cui principale attività consiste nel bloccare le attività di rilancio economico o di trasformazione urbana. Alcuni hanno come missione propria quella di mandare al manicomio chi amministra nei territori”. Lo dice il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, raccontando, nel corso di una diretta su Facebook, di una recente interlocuzione con una dirigente del ministero della Cultura.

“Il Consiglio regionale aveva approvato alcune misure di semplificazione burocratica, ma il ministero della Cultura – spiega – ha contestato queste decisioni. Una lettera del rinato ministero della Cultura (io ero ancora fermo al Mibact mi ero dimenticato che un anno fa hanno cambiato i titoli dei ministeri perché siamo moderni) a firma della responsabile dell’ufficio legislativo che contesta le decisioni del Consiglio regionale spiegando alla Regione cosa significano paesaggio e tutela del paesaggio”. “Io non conosco questa dirigente, la dottoressa Cipollone, quella – aggiunge De Luca – che ci ha mandato queste contestazioni. Voi pensate che con le centinaia di dottoresse cipollone che noi abbiamo nei vari ministeri italiani saremo in grado di realizzare il Psrr (intende il Pnrr)? Al massimo potremo farci un brodino vegetale. Con tutte le cipollone sparse per i ministeri, rischiamo di non muovere una foglia. Non c’è un ministero in cui non ci sia una azione frenante. Dovremo correre, invece dobbiamo fare i conti con dirigenti che sono comparsi sulla terra nel paleolitico. È gente che da giovane faceva i graffiti, 40mila anni fa, poi in maturità ha assunto incarichi di direzione nei ministeri”.


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