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Medio Oriente, Tajani: “Al lavoro per il corridoio umanitario per gli ostaggi israeliani presi a Gaza”

Il ministro degli Esteri: "Con Usa, Francia e Germania per cercare una de-escalation, mirando a ridurre il conflitto"

Pubblicato:09-10-2023 10:06
Ultimo aggiornamento:10-10-2023 10:32
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tajani
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ROMA – “Abbiamo espresso la nostra solidarietà al popolo di Israele e stiamo lavorando per creare un corridoio umanitario per gli ostaggi israeliani presi a Gaza, per liberare donne, bambini e anziani”: così oggi il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani, in un’intervista con l’emittente Rtl 102.5.
“L’Italia condanna con grande fermezza l’aggressione contro Israele e il massacro di civili innocenti, un fatto gravissimo che va condannato” ha detto Tajani, parlando poi del “corridoio umanitario”.

Il ministro ha continuato: “Seguiamo minuto per minuto la situazione dei nostri connazionali, con ambasciata italiana a Tel Aviv, con la nostra un’unità di crisi al Ministero degli Esteri, alcuni stanno già rientrando. Stiamo facendo tutto il possibile per metterli in sicurezza, e al momento non abbiamo notizie negative sui nostri concittadini in Israele. L’equilibrio non può essere equidistante tra uno stato e un’offensiva terroristica. Abbiamo sempre lavorato per ridurre le tensioni e stiamo ora lavorando per evitare ulteriori escalation. Cerchiamo la pace, ma ciò non significa accettare la violenza contro gli innocenti. Abbiamo visto atti inammissibili di violenza contro gli innocenti”.

Tajani ha aggiunto: “Hamas sembra non volere alcun tipo di dialogo e cerca di allontanare il mondo arabo da Israele. Gli accordi di Abramo mirano alla pace. L’Arabia Saudita è un paese che certamente non vuole la guerra e dialoga con Israele. Hamas sembra voler separare Israele da questi paesi arabi con cui c’è dialogo e sembra cercare il sostegno dell’Iran. Non abbiamo prove concrete, ma certamente ci preoccupano i festeggiamenti a Teheran dopo l’attacco”. Il ministro ha concluso: “Abbiamo aumentato il livello di sicurezza attorno a tutti i potenziali obiettivi, perché dobbiamo garantire la sicurezza dei cittadini di religione ebraica nel nostro Paese in questo momento di grande tensione. Stiamo prendendo precauzioni massime per proteggere i nostri cittadini e obiettivi. È una situazione complicata. Ci stiamo preparando a tempi difficili e di grande tensione e stiamo collaborando con Usa, Regno Unito, Francia e Germania per cercare una de-escalation, mirando a ridurre il conflitto e impedire che si estenda oltre il Medio Oriente. La situazione è in evoluzione, al momento ci sono alcune preoccupazioni, ma stiamo mantenendo la situazione sotto controllo e non sottovalutiamo nulla. Cerchiamo di prevenire ulteriori esplosioni, lavorare attraverso la diplomazia e liberare i nostri concittadini in Israele“.


TAJANI: ISRAELE HA DIRITTO A DIFENDERSI, DA HAMAS ATTACCO VILE

 “Vogliamo che non si allarghi il conflitto, il diritto di Israele a difendersi quello non possiamo non riconoscerlo perché nessuno può pensare di cancellare Israele dalla carta geografica”, dichiara Tajani parlando coi giornalisti a margine degli stati generali della diplomazia culturale in corso a Firenze, a palazzo Vecchio. “È stato un attacco proditorio, vile- aggiunge- guardiamo quello che hanno fatto a quei ragazzi che partecipavano a un rave, donne violentate, cadaveri di militari oltraggiati. Abbiamo visto delle cose che non si vedono da secoli, questo è assolutamente inaccettabile”.

TAJANI: ATTACCO HAMAS ALLONTANA PACE E ACCORDI ABRAMO

La posizione dell’Italia è molto chiara: due popoli, due Stati. Abbiamo sempre lavorato per raggiungere questo obiettivo. Mi pare che questo attacco di Hamas serva ad allontanare questa trattativa di pace e punta ad allontanare gli accordi di Abramo fra Israele e i Paesi arabi per una distensione dell’area”, dichiara ancora il ministro degli Esteri, rispondendo ai giornalisti a margine di un’iniziativa a Firenze, dell’attacco terroristico multiplo di Hamas in Israele.

Il vicepresidente del Consiglio riflette anche sulle conseguenze negli equilibri interni ai palestinesi. La serie di attentati di sabato, aggiunge, “serve anche forse ad Hamas a prendere la guida interna del popolo di Gaza e ridurre a posizione marginale le altre forze palestinesi, magari più moderate. Comunque bisogna lavorare per trovare una soluzione diplomatica, fermo restando che il governo italiano è a fianco del popolo d’Israele”

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