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Un genitore su tre ha rinviato le vaccinazioni dei propri figli durante l’emergenza sanitaria da Covid-19. È quanto emerge da un sondaggio condotto dalla Sip in collaborazione con Pazienti.it tra il 28 aprile e l’8 giugno su 1.500 intervistati. Entra nel merito Alberto Villani, presidente Sip, intervistato su Radio Capital.
“Sono contenta che l’obbligo di indossare le mascherine vada avanti fino a metà luglio in Lombardia, perché la mascherina all’aperto ci ricorda che dobbiamo fare attenzione. Da sola non basta, deve essere associata al distanziamento sociale, qualora ci siano problemi, e ad una buonissima igiene delle mani”. Così Paola Marchisio, presidente della sezione Lombardia della Sip che, intervenuta durante la diretta Facebook di Dire Salute ‘Al centro del Covid. Lombardia: età pediatrica e psicologia’, ha spiegato anche l’importanza del vaccino antinfluenzale per i bambini dai 6 mesi ai 6 anni di età.
“L’approccio osteopatico, con delle tecniche specifiche e varie, riequilibra i sistemi che possono essere in disfunzione. Ad esempio la pancia può influire sulle emozioni, sullo stato di coscienza e sulla relazionalità dell’individuo”. A dirlo è l’osteopata Roberto Pagliaro, direttore dell’Osteopathic College di Trieste, che il 10 luglio parteciperà al ‘Venerdì culturale’ della Fondazione Mite e dell’IdO sulla ‘Osteopatia: il corpo nei disturbi sensoriali dell’età evolutiva’. Ecco una piccola anticipazione del suo intervento.
“Non è possibile stabilire un nesso di causalità tra diete vegetariane e i disturbi della condotta alimentare. I dati della letteratura su pazienti in età pediatrica e adolescenziale sono limitati a studi trasversali in cui i soggetti hanno già sviluppato il disturbo. I risultati sono però tutti coerenti nell’indicare una forte associazione, statisticamente significativa, tra vegetarianismo e disturbi della condotta alimentare, nonché tra vegetarianismo e altri disturbi come bassa autostima, ansia personale e sociale. In tutti gli studi questa prevalenza è significativamente maggiore tra i vegetariani rispetto ai non vegetariani”. È quanto emerge dal position paper sulle diete vegetariane in gravidanza e in età evolutiva di Sipps, Fimp, Sima e Simp.
“Ci sono evidenze scientifiche che dimostrano che la malattia di Crohn si può curare con una dieta, avendo una eguale efficacia rispetto a una terapia steroidea per via sistemica”. Lo fa sapere Annamaria Staiano, vicepresidente Sip, che ha preso parte a uno studio multicentrico, coordinato dall’Istituto Weizmann in Israele, proprio sulla dieta personalizzata nel bambino normale, “per prevenire l’insorgenza di malattie croniche quali l’obesità e il diabete, ma anche per curare malattie croniche come il morbo di Crohn”.
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