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Zerocalcare, appello per Ocalan: “Uomo di pace, Italia si attivi per la sua liberazione”

Il fumettista in conferenza stampa alla Camera dei Deputati: "L'Occidente ha occultato il ruolo di Ocalan, non ha mai sottolineato il suo apporto fondamentale, prima fuori e poi dentro al carcere"

Pubblicato:08-11-2023 19:09
Ultimo aggiornamento:08-11-2023 19:09
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zerocalcare imago
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ROMA – “Bisogna dare ad Abdullah Ocalan“, in totale isolamento nell’isola-prigione turca di Imrali, “la possibilità di svolgere il ruolo di mediatore di pace. Che la richiesta arrivi dall’Italia è un atto dovuto perché proprio l’Italia ha riconosciuto il suo diritto di asilo. È dall’Italia che deve partire la richiesta per una sua liberazione”. Ne è convinto Michele Rech, in arte Zerocalcare, in conferenza stampa alla Camera sulle condizioni dei detenuti politici in Turchia e sul caso Ocalan.

“Il mio punto di vista è anomalo – racconta – è quello di un fumettista andato per la prima volta in Siria nel 2014 quando tutti i media occidentali parlavano della resistenza siriana all’avanzata dell’Isis, ma senza dare la particolare attenzione ad Ocalan. Frequentare quei luoghi mi ha fatto capire quanto quella figura fosse fondamentale, connessa e indissolubile con quanto capitava”. Secondo Zerocalcare “l’Occidente ha occultato il ruolo di Ocalan, non ha mai sottolineato il suo apporto fondamentale, prima fuori e poi dentro al carcere, con l’elaborazione teorica per una convivenza pacifica”.

Ocalan, fondatore del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), venne arrestato nel 1999 e, inizialmente, condannato a morte. L’accusa, in Turchia, era quella di attività separatista armata. La pena è stata commutata in ergastolo. Ocalan è recluso nel carcere di Imrali, sull’omonima isola turca.


LE POLEMICHE PER LA MANCATA PARTECIPAZIONE A LUCCA COMICS

“A 40 anni non mi pento per le polemiche, mi sembrerebbe ridicolo. La mia posizione è quella e non cambia per la polemiche“. Zerocalcare risponde così a margine di una conferenza stampa alla Camera sulle condizioni dei detenuti politici in Turchia e il caso Ocalan, ai cronisti che gli chiedono se si sia pentito di non essere andato al Lucca Comics dopo le polemiche. “Strumentalizzato? “Se c’era qualcun altro strumentalizzavano qualcun altro. Tornarci sopra mi pare scemo“, taglia corto.

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