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Tg Politico Parlamentare, edizione dell’8 settembre 2022

Si parla di emergenza gas; riforme e voto utile; Papa Francesco parla di ”terza guerra mondiale”; Confartigianato avverte sui rischi del caro-energia

Pubblicato:08-09-2022 18:32
Ultimo aggiornamento:08-09-2022 18:32

Tg Politico Parlamentare
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EMERGENZA GAS, MATTARELLA: “RIPENSARE LE FONTI DI APPROVVIGIONAMENTO”

Ripensare le fonti di approvvigionamento energetico, alla luce del possibile stop al gas russo. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, condivide la via intrapresa da Italia ed Unione europea dopo la crisi aperta dal conflitto in Ucraina. Il capo dello Stato osserva che “è importante” aver deciso “di ridurre ed eliminare la dipendenza dalla Russia”. Le sanzioni economiche verso Mosca, sottolinea Mattarella “vanno mantenute” per “tenere alta la pressione” su Putin in attesa che “si aprano spiragli di pace”. Occorre “ripristinare la legalità internazionale con il dialogo”, ribadisce Mattarella sollecitando la strada di “acquisti collettivi di gas”. Intanto, in attesa del Consiglio straordinario di domani a Bruxelles, dove si discuterà anche del tetto al prezzo del gas, il Governo italiano studia le risorse da destinare al decreto aiuti-energia in modo da valutare i saldi di bilancio con cui finanziare le misure. Delle prime ipotesi, che saranno discusse nel Consiglio dei ministri, quella di un mini-scostamento di bilancio.


RIFORME E VOTO, LITE TRA I PARTITI E RENZI PROMETTE SOPRESE

Tra riforme e voto utile è sempre più botta e risposta tra i leader dei partiti. L’idea di Giorgia Meloni di una bicamerale per il presidenzialismo irrita Enrico Letta che bolla la proposta come “una scorciatoia populista”. Per il segretario Pd la destra “punta ai pieni poteri per mandare via Mattarella”. La butta sull’ironico Carlo Calenda: “Ci sono più possibilità che io arrivi su Marte con la prossima navicella – dice – piuttosto che la commissione Bicamerale faccia il presidenzialismo”. Forza Italia attacca ancora il Terzo Polo. Per Antonio Tajani Italia viva e Azione “saranno irrilevanti, una ruota scorta della sinistra”. Ma Renzi si dice convinto che dalle urne uscirà un bel risultato” per i partiti sostenitori dell’agenda Draghi “che saranno – promette – la vera sorpresa”. Il voto utile per Renzi, “è mandare gente competente in Parlamento”. Intanto, è caos al Senato sul dl aiuti bis: la maggioranza – in pieno scontro elettorale – non trova l’intesa. L’aula slitta alla prossima settimana.

UCRAINA, PAPA FRANCESCO: “È LA TERZA GUERRA MONDIALE”

“È la terza guerra mondiale a pezzi”. Papa Francesco, ricevendo in Vaticano i Rappresentanti Pontifici, mette in guardia dal rischio di “un’escalation nucleare”. “L’Europa e il mondo intero – dice – sono sconvolti da una guerra di speciale gravità”. A preoccupare Bergoglio sono le “pesanti conseguenze economiche e sociali”. Preoccupazione condivisa dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che da Tirana sottolinea come l’aggressione della Russia all’Ucraina stia colpendo l’economia di “tutti i Paesi, non solo quelli Ue”. Il capo dello Stato ricorda che in Africa e Medio Oriente è già “emergenza alimentare”. Intanto, l’Estonia, la Lettonia, la Lituania e la Polonia dal 19 settembre chiuderanno l’ingresso a tutti i cittadini russi, anche quelli con visto Schenghen. E Kiev denuncia all’Onu 2,5 milioni di ucraini deportati da Putin.

CONFARTIGIANATO: “A RISCHIO 881MILA IMPRESE E 3,5 MLN LAVORATORI”

Il caro-energia mette a rischio 881mila imprese e 3,5 milioni di posti di lavoro: in pratica il 20,6% dell’occupazione del sistema imprenditoriale italiano. Lo rileva Confartigianato in un rapporto che evidenzia l’impatto sempre più pesante della corsa dei prezzi di gas ed elettricità sulle aziende di 43 settori. Le attività più esposte alla chiusura sono quelle ‘energy intensive’: ceramica, vetro, cemento, carta, metallurgia. E poi chimica, raffinazione del petrolio, l’alimentare, la farmaceutica, le materie plastiche e i prodotti in metallo. I rincari fanno soffrire anche altri comparti tra cui il tessile, la lavorazione del legno, le attività di stampa, la fornitura e gestione di acqua e rifiuti. Non vengono risparmiati nemmeno il settore dei servizi, del trasporto e della logistica. La Cisl chiede con urgenza una nuova cassa integrazione straordinaria per le aziende in difficoltà.

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